Rosolen (Uat) lancia il "Registro dei Pedofili": il progetto per tutelare i bambini
«Trieste merita il riconoscimento di città che protegge i bambini. Per questo motivo abbiamo inserito nel programma con cui Un’Altra Trieste Popolare si presenta alle elezioni del 5 giugno uno strumento forte e innovativo di tutela che è il Registro dei Pedofili, presente in molte parti del mondo, nel rispetto dei principi della Carta di Lanzarote ratificata in Italia nel 2012. Fino ad oggi non l’ha fatto nessuno in Italia». Lo rileva in un comunicato alla stampa il candidato sindaco di Un’Altra Trieste Popolare Alessia Rosolen.
«La pedofilia è un fenomeno internazionale ed è in costante crescita anche a causa all’avvento di internet che ha facilitato il proliferare di questo crimine. Nel 2015 ci sono stati 67 arresti per pedofilia, 485 denunce per adescamento di minorenni e 3.000 segnalazioni legate ai social network. Sono inoltre stati segnalati 9.000 siti di pedopornografia nel 2015, con un aumento di 2.000 segnalazioni in più rispetto al 2014, anno in cui gli inquirenti segnalano anche l’individuazione di 600.000 foto e 100.000 video a contenuto pedopornografico (dati di Meter). Ma una parte rimane comunque sommersa».
«Il nostro progetto prevede la realizzazione di un Registro dei Pedofili da concertare insieme alla Prefettura, Questura e Polizia Postale, e la Procura di Trieste. La fase finale della progettazione vedrà la nascita di un protocollo di intesa tra le istituzioni coinvolte e il Comune di Trieste come promotore dell’iniziativa. Si tratta di un progetto pilota in Italia e va inteso come uno strumento di tutela e prevenzione del reato».