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Ex Ufficiali Neozelandesi ricevuti in Municipio

Con il sindaco Cosolini, rievocati i momenti difficili di quella primavera del 1945, ma anche i tanti bei ricordi triestini raccondati da genitori e parenti che vissero allora quella speciale esperienza. I membri del gruppo facevano parte dei militari che entrarono a Trieste alla fine dell'aprile 1945

Un gruppo di una decina di ex ufficiali dell'esercito neozelandese con le rispettive consorti, in visita in questi giorni a Trieste nell'ambito di un “tour” italiano dei campi di battaglia della II Guerra Mondiale e delle zone legate a momenti particolari di quel conflitto, è stato ricevuto oggi in Municipio dal Sindaco Roberto Cosolini.

Della comitiva, che si tratterrà in città fino a domenica, facevano parte anche alcuni parenti   di quei militari neozelandesi che entrarono a Trieste alla fine dell'aprile 1945 sostanzialmente in contemporanea con i reparti jugoslavi, con la città ancora in mano tedesca. E quindi in gran parte questi sono stati naturalmente i "richiami” storici dell'odierno incontro in Salotto Azzurro, in apertura del quale il Sindaco, porgendo a tutti il benvenuto della Città, non ha mancato di rendere omaggio «ai tanti soldati, tra i quali molti giovani neozelandesi, che si sono sacrificati e sono caduti per la liberazione dell'Italia e di queste nostre terre e per restituire a tutti quel valore fondamentale che è la pace».

«Oggi per fortuna viviamo tempi diversi – ha proseguito Cosolini – e Trieste non è solo una città in pace ma anche, e più di altre, una città della convivenza che rivive pienamente la sua antica vocazione plurietnica e multiculturale».

I graditi – e, va detto, simpaticissimi – ospiti, in particolare per bocca dei generali di brigata in congedo David Mac Gregor e Raymond Andrews e del colonnello Peter Hanson (il cui zio, capitano Howard Hanson fu tra i primissimi a entrare a Trieste, già il 29 aprile 1945), nonché del dinamico organizzatore del gruppo signor Michael Howard, hanno rievocato vari dettagli delle esperienze triestine raccontate dai loro parenti. Più di ogni altro dato è emersa, ancora una volta, la narrazione della bellezza della città, delle sue mitiche “mule”, dell'ottima cucina locale e dell'affascinante mare di Trieste.

E poi, uno speciale ricordo di quel 12 giugno 1945 – proprio oggi esattamente 70 anni fa – quando con una grande festa in piazza la gran parte della città salutò il definitivo arrivo degli anglo-americani del GMA (Governo Militare Alleato) e l'allontanamento dei reparti jugoslavi. Ebbene – è stato ricordato oggi dai discendenti di quei soldati – anche i neozelandesi, dopo sei settimane di permanenza e di difficile convivenza con i comandi jugoslavi, contribuirono con convinzione a quei festeggiamenti, e assieme alle manifestazioni di giubilo e ai fuochi d'artificio accesi dai triestini lanciarono anch'essi razzi e bengala in quantità.

Dopo la classica foto di gruppo e la firma di tutti sul Libro d'Oro degli ospiti del Municipio, un gradito scambio di doni ha visto gli ospiti omaggiare il Sindaco con una bandiera neozelandese e con una statuetta maori (e, tra l'altro – è stato ricordato -, anche un reparto maori fu tra i “neozelandesi di Trieste”), ricambiati con la consegna a ognuno dei presenti delle riproduzioni di due foto rare tratte dalla Fototeca dei Civici Musei di Storia e Arte raffiguranti l'arrivo di mezzi neozelandesi in viale Miramare il 2 maggio 1945 e un momento della grande festa del 12 giugno 1945 in piazza dell'Unità dove proprio un ufficiale neozelandese viene sollevato e portato in trionfo dalla folla.

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