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Ferriera, Serracchiani nominata commissario area crisi Trieste

La presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, è stata nominata oggi a Roma, con un apposito Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, commissario straordinario per crisi industriale complessa di Trieste

La nomina conferisce i poteri di realizzazione dei lavori di bonifica del sito della Ferriera di Servola dichiarati urgenti. Il Commissario potrà costituire una struttura commissariale a supporto, senza oneri aggiuntivi per la Pubblica Amministrazione, avvalendosi delle risorse professionali già presenti.

Contestualmente oggi è stato sottoscritto l'Accordo di Programma quadro tra l'Agenzia per la Coesione, il Ministero dello Sviluppo economico, il Ministero dell'Ambiente e la Regione Friuli Venezia Giulia, con il quale si disciplina l'erogazione delle risorse
pubbliche destinate agli interventi di bonifica e messa in sicurezza dell'area industriale di Servola.

L'importo complessivo previsto ammonta a 41,5 milioni di euro, di cui 26,1 già a disposizione della Regione e 15,4 milioni destinati dal Cipe a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020.

L'accordo di Programma quadro è stato sottoscritto, sempre a Palazzo Chigi, da Maria Ludovica Agrò, per l'Agenzia per la Coesione territoriale, dal direttore generale vicario ingegner Fancesco Gigliani per il Ministero dell'Ambiente, dal direttore generale dott. Stefano Firpo, per il Ministero dello Sviluppo economico, dal direttore centrale dell'Ambiente Dario Danese, per la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

La nomina di oggi, unitamente alla sottoscrizione dell'Accordo di Programma quadro, rappresenta l'ultima tappa di un percorso iniziato nel gennaio 2014 con la sottoscrizione di un accordo di programma per la messa in sicurezza e reindustrializazione del sito industriale della Ferriera, sottoscritto dal Ministero dello Sviluppo economico, dell'Ambiente, delle Infrastrutture e Trasporti, del Lavoro, da Invitalia, nonché dalla Regione, dall'Autorità portuale, dalla provincia e dal comune di Trieste. 

Successivamente, dopo la manifestazione d'interesse da parte del Gruppo Arvedi verso lo stabilimento siderurgico, è intervenuto un
altro accordo di programma - cui la Regione e l'Autorità portuale di Trieste hanno aderito dando l'intesa - tra Ministero dello Sviluppo economico, Ministero dell'Ambiente e la newco Siderurgica Triestina Srl, che prevedeva la partecipazione alla bonifica a cura di Siderurgica Triestina, la reindustrializazione dell'area e la messa in sicurezza dei suoli a carico del pubblico, attraverso il barrieramento fisico dell'area e mediante la realizzazione di un sistema di depurazione delle acque di falda.

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