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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Ferriera, Dipiazza: «Regione nega revisione Aia? Conferma gravi negligenze»

«Anomalo anche che l'Aia prescriva alla proprietà della Ferriera il monitoraggio delle polveri quando dovrebbe essere il pubblico a farlo»

Dopo le dichiarazioni dell'assessore regionale Sara Vito sulla revisione dell'Aia, questa è la risposta del sindaco Dipiazza: «Probabilmente l’assessore regionale all’Ambiente Sara Vito non ha avuto modo di approfondire i contenuti che il Comune ha fatto emergere relativamente alla Ferriera di Trieste, perché, se confermate, le sue dichiarazioni aggraverebbero la posizione della Regione Fvg e certificherebbero delle gravi negligenze compiute per il rilascio dell’Aia».

Secondo l'assessore «non ci sono elementi di novità per una revisione», ma Dipiazza non è d'accordo per più motivi: «Partendo dall’elemento molto anomalo che l’Aia prescrive a carico di Siderurgica Triestina (come afferma anche Arpa) il monitoraggio delle polveri, quando invece dovrebbe essere il soggetto pubblico e non il privato a fare queste indagini, e altrettanto strano che la Regione Fvg non abbia mai pensato di chiedere il commento dei dati sulla presenza di Ipa e benzo(a)pirene nelle deposizioni raccolte da almeno cinque anni. Considerato che i dati senza commento non significano nulla, a fare le domande puntuali ci ha pensato il Comune di Trieste e dai commenti non solo sono emerse situazioni preoccupanti ma anche elementi di novità che richiedono un urgente riesame dell’Aia».

«Con il prof. Barbieri – continua Dipiazza – abbiamo evidenziato che sino ad oggi si analizza il benzo(a)pirene nelle pm10 (come riportato anche nel sito dell’Arpa), ma non si è andati a commentare la presenza di benzo(a)pirene nelle deposizioni, ovvero nelle particelle che ricadono al suolo, in un raggio di 400 mt, e che i cittadini respirano e mangiano attraverso gli alimenti».

«Rimarcando che il controllo delle deposizioni dovrebbe essere fatto dal pubblico e non dal privato come prescrive l’Aia; è incomprensibile, per non dire sospetto, che la Regione Fvg continui ad arroccarsi nel suo fortino quando le risposte puntuali alle nostre domande evidenziano molti elementi che non sono stati presi in considerazione per il rilascio dell’Aia e questo costituisce la loro novità».
«E’ talmente evidente quanto semplice che bisogna porre stazioni idonee per la misurazione del benzopirene nel punto più critico, indicato anche dall’Arpa, la cui sorgente è a ridosso delle abitazioni dei triestini. Posizionare rilevatori lontano da essa, oltre a non essere funzionale è una perdita di tempo, e fa sorgere il legittimo dubbio che non si voglia realmente indagare».

«A tutto ciò – aggiunge il sindaco – se sommiamo la manifesta volontà della proprietà di non voler coprire i parchi minerali al fatto che è sempre la proprietà a effettuare il monitoraggio delle polveri attraverso appena sette deposimetri, non c’è da stare tranquilli. In forza del principio di leale collaborazione tra enti, alla nostra richiesta formale di rivedere l’Aia che invieremo alla Regione FVG allegheremo anche le indicazioni tecniche. Considerando che gli enti pubblici devono tutelare la salute dei cittadini e dell’ambiente, la rigidità della Regione FVG alla nostra richiesta di revisione dell’Aia che ha proprio queste finalità è, diciamo, alquanto strana».

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