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Ferriera, Italia Unica: «Tante false promesse ma zero soluzioni, abitanti stufi»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

Egr. Ing. Laureni, sono passati quasi 3 mesi dalla mia precedente esposizione alla quale ebbe immediato seguito Sua pronta risposta in merito.

Ebbene, siccome Lei stesso mi accusava di false allusioni, disinformazione, doppi sensi e frasi fatte che percorrevano largamente il mio scritto, ritengo sia giunto il momento di farsi carico delle proprie responsabilità.

Le risponderò per punti seguendo l'ordine che Lei stesso ha imposto alla Sua pregevole risposta.

Assessore, mi invita ad indicare un solo incontro sulla ferriera, in qualunque sede e con qualunque interlocutore a cui Lei, se invitato, non abbia partecipato; Le assicuro che sono stato presente a diversi incontri promossi dal Circolo Miani assieme a numerose forze politiche con invito aperto a tutti, quindi anche al PD ed in special modo a Lei, ma mai e poi mai ho notato la presenza di alcun esponente del suo partito ne direttamente la Sua. La prego di non cadere nella bassezza della giustificazione all'invito scritto su "bolla Papale", siamo nel terzo millennio e non di certo nel bel mezzo del Medioevo!

Gli inviti pubblici sono sponsorizzati in più modi e maniere e resi accessibili a tutti!

Seguono poi promesse su controlli costanti alle bonifiche impiantistiche attuate e conseguenti limitazioni nella produzione di ghisa, forse Lei non ha presente il conto economico dell'impianto che sta in piedi solamente con la produzione di un certo tonnellaggio mensile attualmente ben al di sotto di tale cifra, quindi già di per se in negativo, abbassando ulteriormente tale numero obiettivamente non vedo come il sito possa produrre valore aggiunto, ma di certo Lei non si occupa di bilanci.

Le tengo a mente inoltre che le analisi di mercato e le tendenze attuali e future prevedono una picchiata di impianti di produzione similari in quanto il low cost della concorrenza est asiatica è decisamente insostenibile per un prodotto con un valore aggiunto così basso.

Sostiene, sempre l'ing. Laureni, che io debba aggiornarmi sui provvedimenti in essere, enuncia a gran voce che i primi risultati dell'indagine in convenzione con l'ASS e l'Università si avranno entro febbraio 2016.

Egregio assessore, siamo al 6 aprile e questi risultati ancora non ci sono dati a vedere, certamente avrà giustificazione anche per questo, ma Le ricordo che sono parole Sue e non di certo illazioni della mia persona.

Per quanto riguarda il monitoraggio e le prime conclusioni entro gennaio 2016 rammento la mia presenza alla conferenza stampa indetta dal sindaco Cosolini congiuntamente a Lei ed ai due rappresentanti dell'ARPA Ing. Marchetti ed Ing. Sturzi.

Anche in quella sede i risultati furono alquanto discutibili, mi sembra davvero risibile che una pubblica amministrazione consapevole dia, ripetute volte, la responsabilità dello sforamento degli agenti inquinanti alle condizioni meteo piuttosto che alla valenza dell'impianto di filtrazione e bonifica.

In quell'occasione non posi domande proprio per non esporLa al ridicolo, Lei saprà meglio di me che gli andamenti climatici passati, presenti e futuri portano inevitabilmente ad un cambiamento lento ma costante verso una definizione che non è più quella di 50 anni fa, i fattori di stress ed inquinamento danno seguito ad un aumento di climi prevalentemente umidi con innalzamento delle temperature medie ed il verificarsi di quelle condizioni di "cappa" che sono persistenti anche nei mesi estivi.

Quando si ha la responsabilità di una comunità di 250.000 persone anche una banale ricerca su google può illuminare le menti!

Certamente avrà seguito la conferenza di Parigi COP21 e sarà informato sulle tendenze climatiche, ma non era necessario quell'evento per averne la certezza, ebbene più volte viene posto l'accento sulle condizioni meteo "scaricando" così le maggiori responsabilità a tale fenomeno, "Abbiamo sfortuna" ho sentito uscire dalla voce calda e sonante del sindaco Cosolini.

Le  conclusioni  si  leggono  da  sole,  non  c'è  bisogno  di  affondare  oltre,  si  promette intensificazione, trasparenza e validazione dei valori delle centraline, quindi fino adesso? Si promette l'insonorizzazione entro il 28 di febbraio 2016, l'abbassamento dei valori di benzo(a)pirene nell'immediato (a meno di condizioni meteo avverse, ahimè sono bravo a prendere appunti), il monitoraggio dei PM10 ai quali peraltro da Vostra dichiarazione non viene imputata la massima responsabilità alla ferriera ma bensì ad altri fattori, sui quali naturalmente la componente meteo la fa da padrona!

Le porto un esempio esimio ingegnere, quando si progetta una strada si tiene conto anche delle condizioni più avverse che questa può sopportare, ed in base a questo si impongono limiti ed eventuali accorgimenti, comprese le condizioni meteo a lei tanto care, di conseguenza nel verificare ed adottare provvedimenti di bonifica si deve tener conto soprattutto dei fattori avversi, e detti indici devono essere necessariamente posti a livelli di sicurezza tali per cui non abbiano ad incidere sulla salute delle persone e dell'ambiente.

Mi voglia perdonare la tediosità del mio scritto ma ritengo che luce debba essere fatta sull'operato di codesta amministrazione a riguardo della tanto inflazionata sostenibilità ambientale.

Mi auguro che tutti i suddetti rapporti riferiscano le date esatte delle verifiche, in special modo per quelli relativi alle indagini ed ai prelievi dell'ASS, altrimenti sarà nostra cura richiederle essendo indagini pubbliche ed effettuate con pubblici denari, tutto ciò per verificare (in buona fede) la veridicità di dette analisi (le ricordo che partono da novembre 2014 secondo quanto affermato da Lei stesso, non tollereremo test avviati appena dopo agosto 2015 o anche in date successive, troppo facile assessore! La prima conferenza sulla salute di Trieste è datata 26 maggio 2012, a giugno 2013 si approva un regolamento che prevede molti interventi compresi gli approfondimenti sanitari, il Suo impegno finale risale al 26 giugno 2014...no comment su quanto ci tiene alla salute dei cittadini).

E' di recente data la visita di una nostra delegazione, quali semplici cittadini, al termovalorizzatore Acegas di via Herrera. Devo ammettere, un impianto all'avanguardia che potrebbe ricevere ancora più carichi di lavoro producendo molta più energia e più servizi.

Mi hanno portato a conoscenza che è stata Sua l'iniziativa di "aprire al pubblico", lodevole ed alquanto condivisibile, quando le cose sono fatte bene vanno apprezzate e pubblicizzate.

Ahimè caro assessore la nota dolente; vi sono ben 16 stazioni di controllo che valutano on line e quindi in tempo reale i vari livelli degli agenti inquinanti e, udite udite, vengono trasmessi ogni minuto (60 secondi) all'ARPA ed ai NOE dei Carabinieri che possono così tenere sotto  controllo  l'impianto  e  valutare  eventuali  anomalie intervenendo  in  tempi brevissimi, praticamente all'istante.

Perchè dico nota dolente si chiederà Lei? La risposta è alquanto elementare e credo se la sia già data: perchè non imporre tutto questo all'impianto di Siderurgica Triestina?

Quali i veri motivi perchè tutto questo non venga realizzato? Perchè abbiamo bisogno di medie da fantacalcio solamente per gli inquinanti della ferriera mentre per impianti come sopra o inquinamento da traffico veicolare basta un nonnulla per bloccare tutto?

Le soluzioni, e Lei lo sa bene, ci sono e sono applicabili, bisogna investire nella sicurezza ma, come si evince dalla lunga storia della ferriera, gli imprenditori che si sono stabiliti al comando hanno solamente fatto speculazione e niente altro, ricevuto contributi e saldato parziali debiti dei loro gruppi sfruttando a volte l'ignoranza ed a volte l'ingenuità delle amministrazioni che si sono succedute.

Il vero interesse non risiede nell'impianto siderurgico, quale imprenditore accetterebbe di chiudere un'ala altamente produttiva, ma bensì nello sfruttamento della banchina  in regime di punto franco.

Ricordo che il permesso è stato ampliato di fatto autorizzando la seconda nave, ed a Roma, lo dica ai cittadini, si lavora per la terza.

Non di meno la Regione approva, alcuni giorni or sono, il piano per la nuova piattaforma logistica del porto nuovo, includendo l'area "Ferriera" mediante lo sviluppo a mare di una nuova struttura pari a quello del molo VII per le attività di banchina in punto franco.

Ora è palese che il guadagno venga da li e possa essere ancora incrementato in tal senso, e tutto questo ancora a discapito dei cittadini di Trieste? Io credo sinceramente che, con un pensiero alla propria coscienza, Lei debba ritornare su alcune decisioni e rivedere di fatto quello che realmente sta dietro senza oltraggiare l'intelligenza di Trieste tutta.

Per quanto riguarda i PAES Lei conferma la data di consegna del primo rapporto a fine febbraio 2016 con conseguente informazione alla cittadinanza ed ai portatori di interesse collettivo invitando il sottoscritto a partecipare alla ipotizzata presentazione. A tutt'oggi, giovedì 31 marzo, non abbiamo ricevuto alcuno scritto e non si giustifichi dicendo che attende una qual si voglia approvazione, un rapporto deve essere, proprio perchè tale, definitivo e trasparente e non abbisogna di approvazioni.

Sugli interventi settoriali elencati non mi soffermo, direi che ora è Lei che fa molta ironia ed allusioni fuori luogo, prendo in esame solamente i primi due: l'abbassamento di un grado in 80 edifici comunali, non capiamo perchè non in tutti ed inoltre di un grado su quali temperature di riferimento?

Ancora adesso La invito, seppur già primavera, a fare una verifica di persona.

Durante numerose visite agli uffici comunali mi sono imbattuto in molteplici impiegati di tenuta hawaiana vestiti, che siano tutti così calorosi? Oppure guarda caso ho mirato proprio quegli uffici dove il cosiddetto grado non era stato ancora sterminato?

Nessuna accusa al personale impiegatizio sia ben chiaro, però mi si riferisce di numerose e cospicue cariche di bottigliette d'acqua utilizzate a dar sollievo al bollente inverno, inoltre verifico in tale periodo finestre aperte e termosifoni bollenti, Lei mi dirà "cambiano l'aria", il principe de Curtis Le avrebbe risposto con la dovuta eleganza e riconosciuta sobrietà "ma mi faccia il piacere! e io pago!"

Le consiglio di fare oltremodo una verifica sugli sportelli, che a me risultano essere uno soltanto ma non è questo il problema, di consulenza ed assistenza. Se deve essere questo il livello di informazione mi domando realmente a quale scopo siano stati istituiti.

Le chiedo inoltre, solo per curiosità personale, dove sono poste le reti di rifornimento per auto elettriche e se siano in utilizzo e con quali dati, inoltre mi perdoni dove sono ubicate le soste gratuite per le stesse e per i veicoli ibridi? La ringrazio fin d'ora per le esaustive risposte che sicuramente saprà darmi.

Mi soffermo solo un attimo sulle stazioni elettriche di rifornimento, voglio pensare che siano a ricarica rapida, esistono da 20 e 40 minuti con soglia recharge al 75%, altrimenti per le obsolete colonnine da 8 ore significa che la definizione smart city è veramente un utopia per questa amministrazione.

Ma a dire la verità leggo pure che i mercatini agricoli a chilometro zero provvedono all'abbattimento delle emissioni di CO2, davvero mi sono impegnato assieme ad altri collaboratori a scoprire in quale modo, purtroppo non ci sappiamo dare risposta, attendiamo la Sua, presti attenzione nel farlo a non girare la frittata sostenendo l'iniziativa in quanto tale perchè siamo d'accordissimo su questo, ma di rispondere prettamente alla pertinenza sui PAES.

Per gli altri punti e per quelli da Lei volutamente omessi non mi soffermo in quanto andrei troppo nello specifico e nel tecnico e, sinceramente. non credo possa illuminare più di tanto ne codesta amministrazione ne il gentile pubblico, non me ne voglia rischierei di riempire troppe pagine e siamo in campagna elettorale.

L'ultimo punto a cui fa riferimento è quello dolente della raccolta differenziata, Lei forse non ha compreso quale fosse il significato della parola "pellegrinaggio". E' vero che nel 2010 è stata istituita l'obbligatorietà della raccolta differenziata, peraltro già in fase di avvio da alcuni anni, ma è pur certo vero che il numero di isole ecologiche era ben superiore a quelle attuali e che il totale dei cassonetti a disposizione era superiore del 30/40% rispetto a quello attuale.

Il pellegrinaggio, egregio Ing. Laureni, si riferisce al disservizio che viene offerto nella dislocazione e desertificazione delle isole ecologiche, poste a distanze troppo elevate l'una dall'altra, non si può pretendere (per un fattore di sostenibilità ambientale) che un cittadino debba caricarsi le immondizie nell'automobile onde poter svolgere il proprio dovere civico.

Inoltre Lei accusa i cittadini di mancanza di cultura e di senso civico quando le statistiche sulla nostra città dicono esattamente il contrario, Lei ancora una volta scarica il barile ai cittadini incolpandoli per una mancanza dell'amministrazione comunale.

Le ricordo che ci sono numerosi siti e pagine nei social che puntualmente verificano queste mancanze, da ambo le parti, mi sono permesso di fare una raccolta in merito che evidenzia come l'inciviltà incida solamente per il 3% sul degrado e l'abbandono dei rifiuti e degli ingombranti.

Certo è una cifra significativa che si riconduce per lo più all'abbandono di ingombranti e non di sacchetti di spazzatura, carta, lattine o vetri, Le rammento inoltre che per un buon 40% (indagine porta a porta non viziata da depistamenti) l'abbandono esterno al cassonetto avviene dopo il secondo tentativo di collocazione nell'apposito contenitore presso una ulteriore isola ecologica avendo trovato la prima già piena a tappo.

Non mi chieda, per favore, quali siano le soluzioni quando appaiono altresì evidenti, dal momento in cui il gestore non viene nè controllato nè multato dall'autorità competente complice di dette sistemazioni e, per cortesia, abbia la compiacenza di risparmiarsi nell'affermare che inasprirete le sanzioni (ancora multe cari concittadini) quando i primi ad essere sanzionati dovrebbero essere i gestori ed i controllori stessi!

Sulla collocazione delle isole ecologiche inoltre vi sono innumerevoli casi di violazione del codice della strada che il comune stresso avrebbe da pagare sanzioni per mantenere libere e pulite le nostre strade, i nostri viali, i nostri giardini e le aree riservate ai parchi giochi senza dover tassare alcuno.

Non commento l'approvazione in consiglio comunale del Piano economico dei rifiuti avvenuta da poco con una previsione di 28 milioni di euro a fronte di un peggioramento dei servizi e ad un aumento della quotazione in borsa del gestore unico, credo che sia giunto il momento che questa giunta dichiari apertamente il suo fallimento nei confronti della materia in questione, l'empasse è totale, non siete mai riusciti a cucire una trama per far si che questa città ritorni ai fasti a cui era abituata da decenni, la sostenibilità non è nel vostro DNA, il punto di non ritorno è giunto ma credo i cittadini non siano più disposti ad essere presi per i fondelli con mezze verità ed occulti piani di sviluppo industriale riservati ai pochi a discapito di una delle città più belle d'Europa.

Auspicando in una pronta risoluzione dei problemi le auguro un buon lavoro, cordialmente.

Fulvio Serbo

Coordinatore Italia Unica per Trieste

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