rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Ferriera, Dipiazza: «La Regione dichiari la nullità dell'Aia»

«Si auspica che la Regione tuteli la salute dei cittadini»

«La risposta ricevuta dalla Regione Fvg di non voler rivedere l’Aia fa sorgere, purtroppo, fondate perplessità sulla capacità dei tecnici della struttura di comprendere il contenuto dei documenti preparati e diffusi dalla propria realtà di riferimento Arpa Fvg. Alla parte politica, quindi, consigliamo di verificare il lavoro dei propri uffici ed evitare un atteggiamento pilatesco sulla vicenda Ferriera di Trieste che può essere interpretato solo come disinteresse per le problematiche legate alla salute dei cittadini e alla tutela dell’ambiente». Questa la dichiarazione sulla pagina Facebook del sindaco di Trieste Roberto Dipiazza.
«In forza del lavoro che si sta portando avanti con l’assessore all’ambiente Luisa Polli, il consulente del Comune prof. Pierluigi Barbieri e gli uffici, invitiamo la Regione a rivedere la propria posizione in considerazione di elementi oggettivi che contraddicono le stesse dichiarazioni dei tecnici regionali».
«La Regione afferma - insiste il sindaco- che il riesame dell’Aia può essere chiesto solo se l’inquinamento provocato dall’installazione (area a caldo) è tale da rendere necessaria la revisione dei valori limite di emissione fissati nell'autorizzazione o per inserire nuovi valori limite, in particolare quando è accertato che le prescrizioni, stabilite nell'autorizzazione, non garantiscono il conseguimento degli obiettivi di qualità ambientale stabiliti dagli strumenti di pianificazione e programmazione di settore».
«Ebbene l’attuale piano di monitoraggio e controllo non consente di verificare il rispetto degli obiettivi di qualità ambientale stabiliti dagli strumenti di pianificazione e programmazione di settore nelle aree dell’abitato di Trieste più critiche come identificato nei documenti prodotti da Arpa».
Dipiazza ricorda inoltre che l'Arpa ha recentemente affermato che ci sono significative deposizioni nell’abitato del cancerogenobenzo(a)pirene al suolo che originano dalla Ferriera e dalla cokeria in particolare. E a tal riguardo «il piano di monitoraggio e controllo previsto dalla attuale Aia non garantisce e all’evidenza dei dati non ha mai garantito una tutela dalla contaminazione dei suoli in una ampia area di Servola, non fornendo con i monitoraggi trimestrali previsti elementi tecnici adeguati per verificare il miglioramento della situazione rispetto a quella degli anni passati».
«Inoltre segnaliamo alla politica ed ai tecnici della Regione che per il benzene nell’aria ambiente, nel documento “Valutazione dell’impatto dell’impianto siderurgico sulla qualità dell’aria nel comprensorio di Servola nel periodo gennaio 2015 – 31 marzo 2016. Concentrazione di PM10, C6H6 e B(a)P,deposizione di polveri, As, Ni, Cd e Pb” si indica come punto critico identificato con metodo indicativo Via San Lorenzo in Selva 25 nell’abitato di Servola. Per il benzene il limite di legge per la concentrazione media nell’aria ambiente è pari a 5 microgrammi su metro cubo d’aria (obiettivo di qualità ambientale stabilito dagli strumenti di pianificazione e programmazione di settore). Nel 2015 il metodo indicativo ha identificato una eccedenza/superamento del limite di legge in via San Lorenzo in Selva 25/1 ; l’Aia prevede che il monitoraggio del benzene con metodo ufficiale venga eseguito presso la stazione di misura di via Pitacco, in cui non sono state rilevate criticità con il metodo indicativo. Anche nel rapporto “Qualità dell’aria della città di Trieste nell’anno 2014”si identifica come sito critico via San Lorenzo in Selva 25/1; il rispetto dei limiti di legge nella stazione di monitoraggio di via Pitacco non garantisce il rispetto del limite di legge nell’area più critica (condomini di via San Lorenzo in Selva 25)».
«Chiediamo anche - conclude Dipiazza - , di conoscere se è stato avviato il procedimento sanzionatorio nei confronti del gestore relativamente all’acclarato superamento del limite produttivo di 34.000 tonnellate/mese di ghisa prodotta. Chiediamo altresì se è stato dato avvio al procedimento di diffida nei confronti del gestore in merito alla mancata ottemperanza del punto riguardante la copertura parchi».
«Il Comune di Trieste inviterà formalmente la Regione a dichiarare in autotutela la nullità dell’AIA della Ferriera di Trieste e contestualmente percorrerà tutte le strade per arrivare a tale risultato. Si auspica che la Regione, come Istituzione, tuteli la salute dei cittadini anche con fatti concreti e non solo a parole. Gli elementi per farlo ora li ha tutti».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ferriera, Dipiazza: «La Regione dichiari la nullità dell'Aia»

TriestePrima è in caricamento