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Foibe, Cosolini: "Scoccimarro ci riporta ai tempi di Almirante"

“Per essere credibile sui drammi del '900 Scoccimarro dovrebbe farsi vedere anche il 27 gennaio e il 25 aprile in Risiera, a ricordare orrori del nazismo e del fascismo suo complice"

“Soprattutto dopo lo scambio di lettere tra il presidente Pahor e il presidente Mattarella, nessuno sentiva la mancanza della voce di Scoccimarro su foibe ed esodo. Purtroppo non ha resistito a rilanciare, alimentando una spirale che ci riporta ai tempi di Almirante, di cui l'assessore forse sente nostalgia”. Così il consigliere regionale Roberto Cosolini (Pd) commenta le parole dell'assessore regionale all'Ambiente Fabio Scoccimarro (FdI), secondo il quale i governi dell'ex Jugoslavia dovrebbero “chiedere scusa all'Italia, agli esuli e agli infoibati”.

“Per essere credibile sui drammi del '900 – aggiunge Coslini - Scoccimarro dovrebbe farsi vedere anche il 27 gennaio e il 25 aprile in Risiera, a ricordare orrori del nazismo e del fascismo suo complice. Potrebbe così toglierci il dubbio che ci sia una destra che continua solo a strumentalizzare e attizzare incendi, invece che esser parte di un processo di pacificazione nel rispetto delle memorie”. Per Cosolini “fuori luogo sono anche i paragoni col Ghetto di Varsavia o con Aushwitz, per ragioni che un lume di buon senso rende evidenti”. Il segretario regionale del Pd Fvg Cristiano Shaurli ha osservato inoltre che “se Scoccimarro dovesse inginocchiarsi in tutte le terre e i paesi martoriati dall’invasore fascista, dalla Slovenia giù per i Balcani fino in Albania e in Grecia, se dovesse inginocchiarsi in tutti i luoghi degli eccidi e delle torture nazifasciste, gli verrebbero i calli alle ginocchia”. Shaurli ha infine chiesto: “si fermi questa polemica e si torni a lavorare per unire e non per dividere”.

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