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Fvg-Cina, Serracchiani: «Si va verso un accordo con l'università di Pechino»

La presidente in un incontro che segue la recente visita in Cina del ministro Fedeli e il partenariato tra Italia e Cina sulla cooperazione scientifica e tecnologica

«La proposta di un accordo di collaborazione tra il sistema universitario e della ricerca del Friuli Venezia Giulia e la University of Chinese Academy of Science (Ucas) di Pechino è stato valutato con interesse e potrebbe concretizzarsi a margine del Forum sulla Via della Seta che verrà organizzato a Trieste nei primi mesi del 2018». Lo ha dichiarato la presidente della Regione, Debora Serracchiani, al termine dell'incontro con il vicepresidente della prestigiosa scuola di alta formazione, Wu Yueliang, alla presenza dell'ambasciatore italiano a Pechino, Ettore Sequi.

La Ucas è una delle tre università direttamente gestite dalla Chinese Academy of Science (Cas). Dal 2018, in uno dei suoi quattro campus ospiterà l'Ictp Asia Pacific, la sezione asiatica dell'International Centre for theoretical physics. Il Centro internazionale di fisica teorica Abdus Salam di Trieste, che fu visitato proprio da Wu Yueliang nel 2014, ha infatti siglato un accordo nei mesi scorsi attraverso l'Unesco, tra i finanziatori di Ictp, e la Cas.

L'incontro organizzato con Serracchiani segue la recente visita in Cina del ministro a Istruzione, Università e Ricerca, Valeria Fedeli, ed è naturale prosecuzione del partenariato sancito con un memorandum d'intesa tra Italia e Cina sulla cooperazione scientifica e tecnologica per lo sviluppo sostenibile firmato nel 2015. Dal punto di vista istituzionale, ha spiegato Serracchiani, l'intento della Regione è quello di continuare sul solco tracciato e aumentare le opportunità di scambio e collaborazione in campo scientifico.

Serracchiani ha illustrato l'attrattività del sistema della formazione del Friuli Venezia Giulia che si basa su 3 università (Udine, Trieste e Sissa-Scuola internazionale superiore di studi avanzati), 10 centri di ricerca, 4 poli tecnologici, più di 20 clusters e istituzioni di ricerca interconnesse fra loro. Oltre all'Ictp, altri istituti di ricerca di livello nazionale e internazionale, come Area Science Park e International Centre for Genetic engineering (Icgb), collaborano già con partner cinesi «ma sono a disposizione per ampliare i propri partenariati nell'ambito di una più forte cooperazione sostenuta da Regione e Governo».

A rappresentare nell'incontro odierno il centro di trasferimento tecnologico Area Science Park di Trieste, che svolge il ruolo di coordinatore del sistema scientifico e dell'Innovazione del Friuli Venezia Giulia, è stato il coordinatore generale del centro di ricerca Elettra Sincrotrone Trieste, Mauro Zambelli, che, nell'ambito degli scambi Italia-Cina, prevede una forte opportunità di interazione con due strutture di Pechino e Shanghai, lo Ihep e l'Ssrf. In rappresentanza dell'Università di Udine erano presenti Antonio Abramo, delegato dal rettore per il trasferimento tecnologico, Manuela Croatto, responsabile Area servizi agli studenti e relazioni internazionali, e Ambra Collino, insegnante di Lingua e cultura cinese del centro linguistico di ateneo.

«Durante la mia visita a Pechino - ha concluso Serracchiani - ho voluto che fossero presenti i rappresentanti dell'Università di Udine che stanno lavorando per consentire a tutto il sistema universitario regionale di aprire nuove collaborazioni strutturate, non limitate quindi ai rapporti accademici tra singoli docenti che già esistono e sono consolidati, da formalizzare con specifici memorandum of understanding».

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