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Genitori separati, la proposta del "registro della bigenitorialità" anche a Trieste

La mozione è stata presenta dai consiglieri di Fratelli d'Italia Claudio Giacomelli e Salvatore Porro: «Una misura a favore del minore, non solo di padre o madre»

«Un registro che avrebbe rilevanza solo amministrativa e che non contrasterà con il nostro ordinamento giuridico». Quello del registro della "bigenitorialità" è il tema affrontato da una mozione di Claudio Giacomelli e Salvatore Porro (Fratelli d'Italia) che hanno presentato il testo nel corso della Prima Commissione consiliare di Antonio Lippolis, alla presenza anche dell'assessore competente, quello dei servizi al cittadino, Michele Lobianco, con la sua dirigente.

«Una misura a favore del minore, non solo di padre o madre, che comporta una continuazione del rapporto che di fatto sappiamo nel nostro Paese non essere "pieno" anche nell'affido condiviso. Si tratta di iscrivere la domiciliazione presso entrambe le abitazioni - spiega Giacomelli - così tutte le comunicazioni ufficiali del Comune (e poi degli altri enti come le scuole, ecc) giungeranno a entrambi i genitori. Un diritto che verrebbe di certo assecondato da un giudice, ma perchè far gettare soldi in avvocati?».

La mozione prende esempio da comuni di grandezza simile a Trieste come Verona, Bolzano e Parma. «Tra l’altro questa è anche una promessa ai “Madri e padri separati” del sindaco Dipiazza - continua Claudio Giacomelli -. Assolutamente non deve essere un “padri contro madri”, anzi, spesso ci sono padri che se ne fregano». 

«Abbiamo la fortuna che una mozione di Fratelli d’Italia ha avuto parere positivo a Muggia dal segretario Terranova che ora è segretario generale a Trieste. Al momento non esiste alcun ricordo al Tar da nessun comune d’Italia - conclude il capogruppo FdI in Consiglio comunale -. Mi rendo conto che investe gli uffici di un compito importante ma è una questione molto sentita». 

«Sono rimasti dei temi ostativi dal punto di vista tecnico e non politico perchè sono assolutamente favorevole - ha risposto l'assessore Michele Lobianco, ricordando che la mozione era stata già presentata e aveva ricevuto il parere negativo degli uffici, durante la scorsa consigliatura -. Ci sono degli elementi che dobbiamo andare a raffinare. Lancio una proposta, su un tema epico e molto alto: apriamo un percorso. Ha delle impossibilità a oggi di essere realizzato se non andiamo a sistemare dei punti».

Per Laura Famulari (Pd) la «mozione è molto interessante come quella di istituire un registro di questo tipo, ma non so se poi ha senso portare avanti politicamente qualcosa che non può essere applicato. Sarebbe da valutare tecnicamente sia il lato amministrativo che quello giuridico».

«Questa è una mozione che impegna il Comune a fare quello che il Comune può fare - ha sottolineato Claudio Giacomelli -. Incasso che si può fare e che il problema è l’iscrizione se richiesta solo da un coniuge. Quando dico Perugia, Verona e Bolzano, non dico dei “comunelli”. Non c’è privacy sulla residenza, per nessuno. Basta un bollo da 16 euro e si può avere questa informazione. Certo che è una mozione per i genitori, ma anche per il bambino: il fatto che entrambi genitori sappiano i voti del bambino o altre informazioni è per il bene del bambino stesso».

Presenti in aula anche i rappresentanti delle associazioni di madri e padri separati, tra i quali Pierpaolo Bagatto, il primo ad affrontare la questione in città: «L’iniziativa va proprio nella direzione di eliminare i conflitti familiari e di una maggiore tutela per i minori»; per Paolo Falconer, presidente dell’Associazione mamme e papà separati Fvg, «il punto focale è proprio quello della collaborazione tra genitori in mancanza della quale i figli rischiano di avere dei problemi». 

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