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Gioco del rispetto, Cosolini: «Stupito dalle polemiche e schifato da certe strumentali falsificazioni»

Lo afferma il sindaco Cosolini tramite la sua pagina facebook: «Abbiamo piena fiducia nel lavoro che hanno fatto gli esperti con questo gioco, di valore scientifico e documentato, che educa al rispetto di genere superando gli stereotipi»

«Sono francamente stupito dalle polemiche e schifato da certe strumentali falsificazioni e quindi sarò chiaro: siamo convinti di quanto ha fatto Trieste introducendo IL GIOCO DEL RISPETTO. Perché crediamo nel rispetto, innanzitutto». Lo afferma il sindaco Cosolini tramite la sua pagina facebook.

«La nostra Trieste - continua il post -  è sempre stata nel mondo un esempio all’avanguardia nella cultura civica, da Maria Teresa a Franco Basaglia. Noi per primi dunque dobbiamo recuperare il meglio della nostra memoria e della nostra cultura e non aver paura di costruire nuove strade per educare gli adulti di domani. Abbiamo piena fiducia nel lavoro che hanno fatto gli esperti con questo gioco, di valore scientifico e documentato, che educa al rispetto di genere superando gli stereotipi».

«E' un nostro dovere - spiega il sindaco -  educare i bambini a essere persone migliori di noi, della società che hanno ereditato. Qualcuno ha definito scandaloso il programma, per altro facoltativo, ergendosi a difensore della morale. “Il Gioco del Rispetto” non affronta né il tema della sessualità né quello della composizione della famiglia, ma insegna il concetto di uguaglianza».

«Mostrare - conclude Cosolini - che un padre possa stirare e una madre possa riparare un’automobile non ha nulla di scandaloso. Così come far sentire ai bambini e alle bambine che dopo una corsa i loro cuori battono nello stesso modo e che uguale è il loro respiro. Questo significa semplicemente educarli a crescere nel rispetto reciproco. Non ci sentiamo "sotto assedio", anzi le testimonianze di supporto sono tantissime, dall'Italia e dall'estero. Certo non sono urlate con toni inaccettabili e offensive mistificazioni come quella di Libero o di alcuni parlamentari, che evidentemente non hanno modo migliore di guadagnarsi il loro elevato stipendio: non si può fare a meno di pensare che alcuni di questi avrebbero più bisogno del Gioco del Rispetto di quanto ne abbiano i nostri bambini».

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