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Galleria Bombi, il prefetto Porzio a Ziberna: «Trasferiremo i profughi e verificheremo i flussi verso Gorizia»

Prevista a Udine l'apertura di una sezione della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale che "alleggerirà" il lavoro di quella presente a Gorizia

«Finalmente, dopo le nostre pressioni si sta andando nella direzione giusta». Questo il commento del sindaco, Rodolfo Ziberna, dopo il ricevimento, in queste ore, di una lettera, da parte del commissario del governo e prefetto di Trieste, Annapaola Porzio. «Dando risposta alle preoccupazioni che avevo espresso nelle mie missive- evidenzia il primo cittadino- mi si informa che è stato disposto il trasferimento dei richiedenti asilo presenti nella Galleria Bombi in strutture di altre regioni italiane ma anche che si avviato un approfondimento, in collaborazione con le forze di polizia, sulle cause e le dinamiche del fenomeno che vede un arrivo continuo e consistente di richiedenti asilo a Gorizia». Quest'ultima notizia, secondo il sindaco, rappresenta una svolta nella gestione dei migranti in quest'area.

«Da tempo abbiamo segnalato che i richiedenti giungono a Gorizia da altri stati europei, in treno, in pullman e a volte, addirittura in aereo, attraversando spesso diversi confini. Incredibilmente non solo nessuno li vede e li ferma lungo questi tragitti ma sembra che la loro meta, ovvero la nostra città, venga loro indicata con precisione fin dall'inizio. E non si tratta di persone che scappano dalla guerra ma, in gran parte, di pachistani, spesso già "sistemati" in altri paesi, Olanda, Germania, Francia o altri, che però, ad un certo punto, hanno visto respinta la loro richiesta di riconosicmento dello status di rifugiato politico e, quindi, hanno preso la via per Gorizia convinti, non si sa come non si sa da chi, che qui riceveranno quel pezzo di carta che altri gli hanno rifiutato. Ora, mi auguro che l'approfondimento annunciato dal commissario di governo rappresenti porti finalmente a maggiori controlli e, quindi, frenino questi preoccupanti e ininterrotti flussi perchè il vero problema è proprio questo: fermare gli arrivi».

Ma c'è anche un'altra notizia che il sindaco ha accolto favorevolmente, ovvero l'apertura, a Udine, di una sezione della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale che "alleggerirà" il lavoro di quella presente a Gorizia che, in futuro, questo anche viene annunciato nella lettera, sarà trasferita a Trieste. «Ringrazio il prefetto Porzio per aver accolto il mio appello- conclude il sindaco- che poi è l'appello di una città messa in grande sofferenza da questa situazione e per avermi assicurato che si proseguirà, attraverso il nuovo prefetto, il percorso tracciato per ricondurre la situazione alla normalità».

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