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40 anni della Legge 180, Martini: «Tutto il mondo la ricorda eccetto il Comune di Trieste»

L'ex vicesindaco Fabiana Martini commenta il silenzio del Comune

«Il 13 maggio 1978 veniva approvata la Legge 180: sanciva la chiusura dei manicomi e rivoluzionava l’approccio alla malattia mentale. A quarant’anni di distanza tutto il mondo la ricorda con eventi, approfondimenti, momenti di riflessione e di confronto, ad eccezione del Comune in cui questa riforma, che è ben più di una riforma, è maturata e ha trovato compimento: il Comune di Trieste». Lo ha dichiarato l'ex vicesindaco Fabiana Martini.

«Nonostante un ordine del giorno presentato dal gruppo del Partito Democratico (proponente e prima firmataria la consigliera Repini) e accolto dalla Giunta l’anno scorso durante la discussione del bilancio preventivo impegnasse l’Amministrazione Dipiazza ad avviare un percorso su sport e salute mentale in occasione del quarantennale della Legge Basaglia e dei mondiali di calcio della salute mentale, che nel 2018 avranno luogo per la prima volta in Italia (precisamente a Roma da domani al 18 maggio). Lo scorso 7 maggio ho presentato una domanda di attualità al Sindaco in cui chiedevo cosa che cosa l’Amministrazione intendesse proporre per ricordare il quarantesimo anniversario dell’approvazione della Legge 180: il nostro primo cittadino non si è presentato al question time e la domanda è stata rinviata; il 13 maggio nel frattempo è arrivato e di iniziative in merito nessuna notizia».

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