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Immigrazione, Torrenti: «Al Friuli Venezia Giulia assegnato il 2,19% dei richiedenti asilo»

Lo ha affermato l'assessore regionale alla Solidarietà Gianni Torrenti: «La soluzione che abbiamo individuato - ha dichiarato Torrenti - è stata quella di fare un'assegnazione percentuale di migranti agli ambiti socioassistenziali che raggruppano più Comuni»

Un Piano di accoglienza diffuso per risolvere l'emergenza profughi in regione dove l'intero territorio avrà il dovere di accogliere i richiedenti asilo. Lo ha affermato l'assessore regionale alla Solidarietà Gianni Torrenti intervenuto a "Emergenza profughi", l'incontro aperto al pubblico svoltosi oggi al Piccolo Cottolengo Don Orione di Santa Maria la Longa con la partecipazione del prefetto e del questore di Udine, Provvidenza Delfina Raimondo e Claudio Cracovia, del sindaco di Santa Maria la Longa Igor Treleani e del direttore del Piccolo Cottolengo, don Sergio Zanatta.

"La soluzione che abbiamo individuato - ha dichiarato Torrenti - è stata quella di fare un'assegnazione percentuale di migranti agli ambiti socioassistenziali che raggruppano più Comuni; un riordino complessivo che prevede l'istituzione di sei centri di prima accoglienza con un ambulatorio medico, uno spazio dedicato alle prime partiche di indentificazione in modo che i richiedenti asilo non siano costretti a vagare sul territorio". Da questa prima ospitalità temporanea, secondo Torrenti, i migranti saranno spostati, poi, anche in altre regioni. I luoghi scelti per l'accoglienza saranno di proprietà pubblica, come ha riferito Torrenti, che ha ricordato come ci siano "le risorse statali per ristrutturarli, in collaborazione con le Prefetture". 

Torrenti ha voluto tranquillizzare la popolazione intervenuta all'incontro indicando come il problema "è serio ma numericamente può essere gestito se ci attrezziamo in modo puntuale confidando nel rispetto da parte dello Stato della quota dello 2,19 per cento di richiedenti asilo assegnata al Friuli Venezia Giulia. Rispetto già più volte confermato". "Chiediamo agli ambiti socioasssistenziali la disponibilità ad accogliere le persone in proporzione alle loro dimensioni - ha affermato - e credo che le amministrazioni sapranno trovare le soluzioni ottimali per affrontare questo problema; siamo certi che ognuno farà la sua parte".

Durante l'incontro l'assessore ha inoltre ricordato come la gestione di quest'emergenza profughi ha avuto anche degli aspetti positivi: "ha permesso un dialogo continuo fra i vari livelli istituzionali facendo scoprire modalità operative che hanno scavalcato, a volte, la rigida burocrazia con la volontà comune di trovare un coordinamento efficace e di mettere in comune delle conoscenze". 

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