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"Cultura Scienza Lavoro, Cosa c’entrano con le nostre vite e con le prossime elezioni regionali": incontro con tre donne esperte nei diversi settori

Rita Auriemma, Marina Cobal e Chiara Cristini proporranno la loro visione su temi di interesse sociale, economico, scientifico, culturale

Quali sono le priorità della nostra Regione da sottoporre alla politica e agli amministratori che andranno a governare il Friuli Venezia Giulia per i prossimi cinque anni? A questa domanda si cercherà di rispondere in un incontro aperto a tutta la cittadinanza, condotto da tre esperte di settori diversi: Rita Auriemma, Marina Cobal e Chiara Cristini, che proporranno la loro visione su temi di interesse sociale, economico, scientifico, culturale.
Il dibattito avrà luogo martedì 17 aprile 2018 alle ore 17.30 nello spazio di "Trieste Città della Conoscenza" all'interno della Stazione centrale.

È dimostrato che le donne ottengono migliori risultati scolastici e che da molti anni il numero di laureate ha superato quello dei laureati. La loro competenza e professionalità è apprezzata in tutti i campi e vari studi hanno mostrato che le aziende condotte da donne sono più efficienti e produttive.
Tuttavia, le donne sono ancora discriminate a livello personale e professionale e subiscono gli effetti del famoso tetto di cristallo che ne impedisce la piena realizzazione professionale in tutti i settori: dall’industria, alla politica alla scienza. In Italia sono donne il 58% dei laureati, il 52% dei dottori di ricerca, il 48% dei ricercatori, il 37% dei professori associati, il 22% degli ordinari, numeri che se messi su un grafico descrivono una triste parabola discendente, che si conclude con il numero di rettrici: solo 5 su 78 atenei.
Anche nei media gli uomini sono protagonisti molto più spesso delle donne, perché considerati più autorevoli e competenti e quindi interpellati come esperti più frequentemente.

In quest’occasione, introdotte dalla giornalista Fabiana Martini, portavoce di Articolo 21 Fvg, tre professioniste eccellenti presenteranno dati attuali nei loro rispettivi settori e inviteranno a un dialogo con le cittadine e i cittadini.
Rita Auriemma, archeologa, curatrice della mostra Nel mare dell’intimità, insegna all’Università del Salento e collabora con l’Università di Trieste. Secondo la studiosa la cultura, i patrimoni e i paesaggi vivono oggi una profonda rivoluzione della tradizionale identificazione di quello che noi riconosciamo come patrimonio culturale: dell’autorità, spostata dal vertice alla base e dal pubblico alle comunità di eredità; dell’oggetto, dall’eccezionale al tutto; del valore, dal valore in sé al valore d’uso e, dunque, dei fini: dalla museificazione alla valorizzazione. Sulla base di questa consapevolezza, possono nascere alcuni possibili sviluppi per il disegno organico che ha investito il mondo dei beni culturali della Regione negli ultimi anni.
Ad accompagnare queste riflessioni Marina Cobal, fisica all’Università di Udine e responsabile nazionale INFN della Collaborazione italiana di ATLAS del CERN d Ginevra, che riunisce circa 250 ricercatori in 14 università e istituti. La sua visione su un mondo ancora molto dominato dalla presenza maschile ma che si sta trasformando: basti pensare che alla guida del più grande laboratorio scientifico del mondo, il CERN appunto, c’è una donna, Fabiola Gianotti.

E infine Chiara Cristini, che da quasi vent'anni svolge ricerca, consulenza, progettazione, formazione sui temi delle pari opportunità tra uomini e donne, delle differenze di genere nel mercato del lavoro. Consigliera di Parità a Pordenone, porterà dati freschi sulla presenza delle donne nel mondo del lavoro e sul loro contributo allo sviluppo della Regione e del Paese se solo fossero incoraggiate da condizioni più eque.
Ogni relatrice avrà 15 minuti per il suo intervento in modo da dare ampio spazio alla discussione e alla partecipazione.
All’incontro sono invitati tutti i candidati e le candidate alle prossime elezioni regionali per ascoltare la posizione dei cittadini su questioni fondamentali per il futuro della nostra regione.
Molto auspicata è la partecipazione di gruppi d’interesse che supporteranno la discussione, di ambasciatrici/ori di varie componenti sociali, in particolar modo giovani, in modo da mettere in rilievo la loro visione del futuro, i loro bisogni, le loro richieste.

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