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Infrastrutture, Serracchiani: «Porto Trieste e aeroporto Fvg propulsori per l'economia»

«Un vero sviluppo dell’industria a Trieste si potrà avere solo con le opportunità offerte dallo scalo e dalle aree franche»

Affollata presentazione, ieri sera al Circolo Acli di San Giacomo, del programma del Pd da parte di Debora Serracchiani ed Ettore Rosato. La presidente della Regione, in rientro da Roma dove ha firmato il protocollo sulla sicurezza con il ministro degli Interni Marco Minniti, ha esordito rilevando che «nessun altro parla dei temi infrastrutturali».

«È vero - ha continuato -  che la mia passione è il porto, e sono convinta che deve essere volano per lo sviluppo dell’economia davvero di tutta la città. Non è una questione che riguarda settori ristretti o singole categorie. Perché ad esempio un vero sviluppo dell’industria a Trieste si potrà avere solo con le opportunità offerte dallo scalo e dalle aree franche, in collegamento stretto col valore aggiunto dei centri di ricerca e del trasferimento tecnologico. Gli stessi servizi e il commercio possono crescere solo attorno a un forte motore propulsore dell’economia».

Serracchiani ha quindi proposto che «le grandi quantità di merci che oggi arrivano a Trieste e vanno diritte all'estero, per esempio in Austria, vengano sdoganate invece nel nostro scalo. L'Iva, in altre parole, andrebbe pagata qui, con i vantaggi facilmente immaginabili». Ed ha ricordato anche il nuovo polo intermodale di Ronchi che avvicinerà di molto Trieste a Venezia e ai grandi assi di comunicazione.

Sui temi del lavoro ha indicato che: «il Pd è l’unico partito a fare una proposta concreta per coloro che oggi sono fuori dal contratto nazionale del lavoro, senza tutele, senza neanche una minima tabella salariale». È l'idea del salario minimo garantito, che per Serracchiani rappresenta «un importante passo di civiltà».

«La rinascita dell’aeroporto regionale è stata una delle priorità della Giunta nell’ambito delle infrastrutture strategiche, ed è diventata un’operazione di successo, portata a termine da un management rinnovato e all’altezza di una sfida difficile». Afferma inoltre la presidente  commentando i risultati pre-chiusura del 2017, resi noti dall’Aeroporto Friuli Venezia Giulia, che vedono la società in utile per il secondo anno consecutivo e una valutazione che stima, pari a 70 milioni di euro, il valore delle azioni detenute al 100% dalla Regione.

«Rilevo con soddisfazione – ha continuato Serracchiani - che si sono rivelate lungimiranti le scelte fatte tre anni or sono, quando, con l’indicazione del presidente Antonio Marano, abbiamo anteposto le competenze professionali a qualsiasi altra considerazione. Una compagine manageriale che si è consolidata ulteriormente, seguendo gli stessi principi, con il direttore generale Marco Consalvo».

«Abbiamo raccolto un aeroporto che faceva notizia sulla stampa nazionale per le sue performance negative e oggi, al termine della legislatura, consegniamo a chi guiderà la Regione un’azienda che è un valore per la comunità, che fa utili, che già adesso ha robuste prospettive di crescita e che – ha concluso la presidente - con l’ingresso del partner industriale potrà sviluppare completamente le sue potenzialità».

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