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Regionali, la lista civica Open FVG sfida il centrosinistra a spostare il confronto sui contenuti

La nuova lista civica vede fra i suoi promotori, fra gli altri, l’ex Sindaco di Udine Furio Honsell, i Consiglieri regionali di Sel/Fvg Giulio Lauri e Alessio Gratton e l’Assessore regionale Loredana Panariti

Si chiamerà Open FVG la nuova lista civica promossa da diversi esponenti del centrosinistra in regione che vede fra i suoi promotori, fra gli altri, l’ex Sindaco di Udine Furio Honsell, i Consiglieri regionali di Sel/Fvg Giulio Lauri e Alessio Gratton e l’Assessore regionale Loredana Panariti. Con una straordinaria risposta di partecipazione che ha coinvolto oltre 60 personalità di tutta la regione, sabato 20 gennaio si è tenuto presso Lino’s & Co “IDEE COMUNI”, il laboratorio con cui la nuova lista civica intende sfidare tutte le forze del centrosinistra a distogliere lo sguardo dalla politica nazionale e a concentrarsi invece sulle idee e i programmi che riguardano il Friuli Venezia Giulia e le sfide che la regione dovrà affrontare nel prossimo futuro. Un’iniziativa nata da un percorso che negli ultimi mesi ha visto diversi amministratori locali di centrosinistra che hanno dato buona prova di sé nel governo dei territori realizzando buone politiche improntate all'innovazione e al cambiamento, lavorare insieme alla costruzione di un progetto che vuole mettersi in rete con le esperienze più avanzate di cittadinanza attiva cresciute nell’associazionismo e nella società civile per promuovere politiche per lo sviluppo economico e la qualità del lavoro, l’equità sociale, la tutela dell’ambiente e la promozione dei diritti civili.

Open FVG è una lista civica che nasce con l’obiettivo di portare in regione l’impegno già radicato da anni nei Comuni del Friuli Venezia Giulia ma che sul piano regionale non ha ancora avuto una voce forte. Per Open FVG il civismo rappresenta un metodo che prevede partecipazione, ascolto e capacità di adattare ai singoli territori le strategie generali. La visione è quella di una regione pienamente europea, contraria ai muri e alle chiusure identitarie, e dunque aperta nell’atteggiamento con cui affrontare le potenzialità e i pericoli della globalizzazione, all’avanguardia nelle sfide che riguardano l’ambiente e i cambiamenti sociali, consapevole delle opportunità ma anche delle difficoltà derivanti dallo stare in un enorme mercato e per questo molto attenta alle ragioni dell’universalità dei diritti sociali e delle opportunità di lavoro. Una regione in cui ci sia più inclusione sociale e in cui nessuno debba restare indietro. Dal ricco confronto sviluppatosi nei sei tavoli tematici non è uscita solo una visione condivisa sul Friuli Venezia Giulia del futuro, ma anche un’ampia gamma di proposte con cui Open FVG intende sfidare le altre forze del centrosinistra ad iniziare un confronto serrato sui contenuti, consapevoli che a livello locale e regionale, contrariamente a quanto sta avvenendo a livello nazionale, si debbano e si possano ritrovare le ragioni per un impegno comune in grado di unire tutto il centrosinistra, anche correggendo alcuni errori commessi nella legislatura che si sta concludendo. La sfida principale è quella dell’ascolto dei territori e della partecipazione, un metodo che dovrebbe stare nel DNA del centrosinistra e che è stato invece sacrificato, a volte, alla velocità con cui si è voluto colmare in 5 anni il grave ritardo della regione nell’avvio di un serio programma di riforme.

Tre i temi chiave su cui si basa il programma di Open FVG: lavoro ed economia, ambiente e welfare.

LAVORO ED ECONOMIA:

La globalizzazione pone il Friuli Venezia Giulia davanti a grandi sfide sui temi dell’economia e del lavoro. Infatti, il rischio che il nostro territorio corre confrontandosi con il mercato globale è quello della dequalificazione del lavoro, e conseguentemente di un impoverimento per i lavoratori di reddito e competenze. La creazione di buon lavoro è tema per noi di fondamentale importanza. Per fare questo pensiamo di incentivare maggiormente le politiche attive del lavoro, anche con percorsi innovativi e rispondenti alle esigenze attuali, rafforzare i servizi per l’impiego, ma sarà anche necessario indirizzare le politiche economiche regionali verso processi di innovazione. È fondamentale rilanciare le nostre PMI, da sempre valore aggiunto del nostro tessuto produttivo e custodi di un lavoro qualificato. L’unica possibilità di raccogliere queste sfide e vincerle è rappresentata dalla qualità: solo l’innovazione, sia dei sistemi produttivi che di prodotto, può dare risposte in tal senso in un’ottica di sostenibilità ambientale e sociale. Per fare questo sarà necessario il rafforzamento delle reti d’impresa, anche al fine di chiudere le filiere produttive, e tra impresa, mondo dell’istruzione, formazione e ricerca, ingenerando così un percorso virtuoso e inclusivo di sinergia tra pubblico e privato che dia valore ad un sistema territoriale pronto a competere a livello internazionale.

AMBIENTE:

L’idea è quella dello sviluppo del Total Smart Energy Grid a livello regionale, in coerenza con l’indirizzo strategico dell’Unione Europea prendendo a modello quanto già fatto per il teleriscaldamento nella zona di Udine Nord. La proposta è quella dello sviluppo di una serie di azioni di sistema che dovrebbero iniziare dalla realizzazione di reti di teleriscaldamento territoriale in cui per mettere a sistema il surplus di energia dei distretti e delle zone industriali e il fabbisogno energetico dei principali poli urbani, lavorando poi sul dialogo energetico fra reti di teleriscaldimento diverse. Nella fascia costiera, il progetto verrebbe completato con la realizzazione di una nuova rete di pompe e scambiatori di calore per sfruttare l’energia del mare. Parallelamente il programma prevede lo sviluppo di un grande piano di prevenzione per la manutenzione del territorio dando piena attuazione alla nuova legge quadro per la difesa del suolo varata nel corso di questa legislatura.

WELFARE: C’è inoltre bisogno di confrontarsi con nuove esigenze di inclusione, date dalle nuove povertà e fragilità sociali. Perciò volgiamo rendere la misura di sostegno al reddito il cardine del sistema di welfare della nostra regione rendendola strutturale, anche attraverso la realizzazione di un nuovo piano sociale in grado di riordinare, innovare e semplificare le diverse misure di sostegno ai più deboli. In un quadro politico nazionale in cui il centrosinistra risulta in crisi e privo di una strategia comune capace di costruire un progetto condiviso per il governo del paese, e in cui anche i personalismi stanno prendendo il sopravvento, Open FVG sfida tutte le forze del centrosinistra regionale ad iniziare una discussione sui contenuti, consapevole di come a livello locale e regionale sia possibile trovare le proposte comuni per continuare con un nuovo metodo, improntato ad una maggiore partecipazione (dei territori e della società civile) il percorso di cambiamento del Friuli Venezia Giulia. Parallelamente all’avvio del confronto nel centrosinistra, rivolto non solo al PD e ai Cittadini ma esplicitamente anche alle forze che a livello nazionale hanno dato vita al movimento Liberi e Uguali, Open FVG intensificherà le iniziative di presentazione e di ascolto sull’intero territorio regionale, invitando quanti vogliono partecipare al percorso a condividere nuove idee, programmi e proposte. A cominciare dall’incontro pubblico di martedì 30 gennaio alle ore 18:30 a Turriaco presso la sala consiliare in P.zza Libertà, 34. Potete trovare varie foto e video dell’incontro IDEE COMUNI dello scorso sabato 20 gennaio al link https://bit.ly/ideecomuni

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