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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Piazzale Antonio Rosmini

Livello inquinamento giardino di piazzale Rosmini, Pd: «Necessaria chiarezza, installare centralina di rilevazione»

Il Gruppo consiliare PD della IV Circoscrizione di Trieste chiede interventi urgenti per capire le cause ed il livello di inquinamento del giardino di piazzale Rosmini

«Giardino di piazzale Rosmini, urge chiarezza sul livello di inquinamento». Il Gruppo consiliare PD della IV Circoscrizione di Trieste chiede interventi urgenti per capire, una volta per tutte, le cause e il livello di inquinamento del  giardino di piazzale Rosmini. Un vero e proprio ultimatum, lanciato a seguito dell’incontro di giovedì 20 ottobre, avvenuto in forma congiunta fra la IV Circoscrizione e l’assessore all’Ambiente del Comune di Trieste, Luisa Polli, insieme ai tecnici dell’Arpa FVG. 

«Questi ultimi  - continua la nota - già nel passato avevano individuato la zona di piazzale Rosmini come sede ideale per l’installazione di una “stazione di fondo”, ovvero di una stazione atta a valutare un livello di inquinamento standard di Trieste che fosse di paragone con i dati acquisiti da altre stazioni. Nel frattempo, però - grazie alle verifiche richieste dalla precedente amministrazione Cosolini sulla qualità del suolo di alcuni giardini cittadini - si è riscontrato un livello di inquinamento inaspettato nel giardino in questione, che pone il dubbio sull’attendibilità di una stazione “di fondo” da installare proprio in piazzale Rosmini».

«Se - sottolineano gli esponenenti Pd -  ci fosse una correlazione tra l’inquinamento dell’aria e del suolo, infatti, la nuova centralina di piazzale Rosmini perderebbe l’importanza strategica che la fa concepire come buon parametro di misura per paragonare i dati acquisiti da altre centraline in altre zone della città. Eppure, a diversi mesi dall’insediamento della giunta Dipiazza, nulla di nuovo è stato proposto. Nel corso dell’incontro, infatti, l’assessore Polli – pur convenendo sull'importanza del monitoraggio della zona - ha tergiversato sulle analisi fatte a suo tempo dalla giunta Cosolini, e si è limitata ad avanzare la stessa proposta, incurante sia dei dubbi emersi più di recente sull'attendibilità di una nuova centralina di rilevazione in quel sito, sia delle perplessità espresse dai residenti, con i quali la Circoscrizione aveva promosso alcuni sopralluoghi per l’individuazione di possibili alternative».

«L’assessore - ancora -  ha continuato a proporre il ridimensionamento dell’area di rilevazione dove verrà installata la centralina di rilevamento per farla diventare di dimensioni di 11 metri quadrati rispetto ai 20 preventivati, con l’aggiunta di strumenti di rilevazione per la qualità dell’aria e i depositi più pesanti. Proposte che, peraltro, arrivano dai cassetti dell’ex assessore all’Ambiente Umberto Laureni, il quale le aveva già proposte alla IV Circoscrizione come possibile soluzione. Secondo Polli non resta che aspettare l’installazione della centralina per valutare se i depositi riscontrati nel suolo siano dovuti ad una bassa qualità dell’aria della zona e capire, inoltre, se vi siano, o meno, correlazioni con l’inquinamento proveniente dallo stabilimento siderurgico della Ferriera di Servola.Ma i tempi di installazione della nuova centralina e di disponibilità delle misurazioni restano troppo lunghi».

«Per questa ragione - viene sottolineato -  e, vista la preoccupazione, manifestata dallo stesso assessore Polli, di capire la causa scatenante l’inquinamento del suolo e la sua eventuale correlazione con la una scarsa qualità dell’aria, il gruppo Pd chiede alla giunta di sciogliere una volta per tutte il nodo, avvalendosi magari della consulenza del prof. Barbieri e del Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche dell’Università di Trieste, su cui il Comune di Trieste già fa affidamento per le analisi dell’inquinamento della Ferriera. Questa strada permetterebbe di ottenere i dati sulle cause e sull’inquinamento del giardino in maniera molto più rapida e tempestiva».

«L’incontro - concludono -  con l’assessore è insomma servito solo ad ascoltare proposte già viste e sentite, secondo una linea politica e amministrativa in continuità con un passato più o meno recente, quasi a smentire dichiarazioni forti fatte in periodo elettorale per giungere a una linea di azione meno esasperata, un po’ concreta e meno parolaia. Per iniziare, finalmente, ad avvicinarsi ai fatti e non a pseudo fantasie populiste. Infine, anche in questa occasione resta evidente il comportamento della Giunta attuale che o distrugge il lavoro fatto da altri o se ne appropria senza nemmeno dire grazie a chi le ha preparato il lavoro».

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