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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Mense scolastiche, Paglia (Pd): «Cevapcici di origine balcanica, introdurli dietrofront giustificato»

La componente della segreteria provinciale Pd, Maria Luisa Paglia, sui menù delle mense scolastiche a Trieste

Maria Luisa Paglia, Componente segreteria provinciale Pd, sulle mense scolastiche a Trieste: «Il sindaco insieme all’assessora Brandi stanno effettuando un controllo in tutte le mense delle scuole della città. Ammirevole iniziativa, ma ricordo che già dall’anno scolastico 2015-16 si sono costituite presso ogni istituto dove gli alunni pranzano, su invito della precedente ammnistrazione, delle Commissioni Mensa, di cui fanno parte oltre ad un referente, rappresentanti dei genitori, degli insegnanti, degli educatori, della ditta erogatrice dei pasti e la dietista del Comune».

«Due o tre volte l’anno, viene somministrato agli alunni un test per effettuare un sondaggio sul gradimento che i singoli pasti hanno sugli alunni.Test che poi vengono analizzati in modo collegiale e in base ai quali si effettuamo scelte future. I pasti vengono proposti seguendo in modo preciso e puntuale le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità oltre che al giusto conteggio di calorie tra carboidrati e proteine, permettendo la scelta tra menu specifici per chi soffre di intolleranze, chi desidera un menu vegetariano o diverso per motivi etici o religiosi».

«La scelta del menu etnico, dovuto lodevolmente alla precedente Giunta Dipiazza, ben si inserisce nella programmazione di Intercultura delle scuole .Percorso didattico che non ha nulla a che vedere con il fenomeno migratorio ma si rivolge a tutti gli alunni onde poter dare una visione di un mondo globale e di cultura in divenire, in tutte le sue manifestazioni anche culinarie. Intercultura come conoscenza del diverso ma anche come spazio di contaminazione, ascolto e apprendimento reciproco. Intercultura che viene insegnata in modo trasversale a tutte le discipline per apprendere che non esiste una civiltà centrale ma sono tutte indispensabili per poter vivere in pace ampliando i propri confini».

«I Cevapcici sono di origine balcanica ed introdurli nei pasti delle mense con un dietrofront giustificato dall’affermazione che fanno parte della tradizione triestina equivale ad asserire che il sistema numerico a base dieci conosciuto attraverso gli arabi è ormai parte del patrimonio delle invenzioni italiane, perché no, forse triestine, in quanto utilizzato anche nelle scuole della nostra città. La vera forza consiste nel rafforzare la propria identità individuale o di gruppo non mettendosi in contrapposizione con gli altri, ma arricchendosi in comunicazione con gli altri».

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