Microchip gatti, Santoro (Pd): "Coniugare salute, randagismo e costi"
"Il tema non può essere affrontato per slogan e superficialità. Importante che la microchippatura non diventi un obbligo indiscriminato, finendo per ottenere l'effetto contrario a quello che si vuole introdurre con questa norma, come paventato da associazioni"
"Il tema dell'anagrafe felina e dei microchip non può essere affrontato per slogan e superficialità. È necessario coniugare aspetti come la salute pubblica, degli animali e dell'uomo, del contenimento del randagismo e degli aspetti economici per le famiglie". A dirlo è la consigliera regionale del Pd, Mariagrazia Santoro, intervenuta ieri in terza commissione riunita per l'audizione delle associazioni e soggetti interessati all'istituzione dell'anagrafe felina e microchippatura obbligatoria per i gatti.
Le audizioni
"Le audizioni di ieri - continua Santoro - danno l'ulteriore riprova che abbiamo fatto bene a chiedere lo stralcio di questo tema dalla legge di Stabilità, dove il centrodestra affrontava con leggerezza una questione che invece va approfondita. In commissione, è stato avviato un percorso che deve prescindere da posizioni di parte e mettere insieme diversi aspetti".
Importante lavoro di approfondimento
"Quindi si dovrà partire da un importante lavoro di approfondimento - conclude Santoro - che garantisca da un lato la sensibilità dei proprietari a veder tutelata la salute dei propri animali, dall'altra che la microchippatura non diventi un obbligo indiscriminato, finendo per ottenere l'effetto contrario a quello che si vuole introdurre con questa norma, come è stato testimoniato da alcune associazioni intervenute oggi in audizione".