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Migrante morto sul confine, Rojc (PD): "Disperazione e morte"

"In attesa dei leoni da tastiera che diranno 'se l'è cercata' o 'è colpa del Pd', spero si cominci a occuparsi seriamente di questo fenomeno che non gode della ribalta mediatica come il Mediterraneo"

"La rotta balcanica è un cammino di disperazione che troppo spesso conduce alla morte, in questo caso sotto i nostri occhi alle porte di Trieste. In attesa dei leoni da tastiera che diranno 'se l'è cercata' o 'è colpa del Pd', spero si cominci a occuparsi seriamente di questo fenomeno che non gode della ribalta mediatica come il Mediterraneo". Lo afferma la senatrice Tatjana Rojc, appresa la notizia del migrante precipitato in un burrone di una ventina di metri mentre tentava di attraversare con la moglie e un compagno il confine tra Slovenia e Italia, sul Carso triestino.

"La politica agisca"

"Il primo migrante morto nel 2020 a pochi passi da noi - osserva Rojc - interpella le coscienze ma soprattutto chiede alle istituzioni e alla politica di agire, in primo luogo sul piano internazionale e col coinvolgimento dell'Europa. Questa morte e ciò che ne è all'origine non è un affare solo italiano né italo-sloveno". Per Rojc "alla crescita dei transiti via terra segnalata anche oggi non si risponde con vecchi slogan o cattivismo da campagna elettorale".

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