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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica Muggia

Migranti ad Aquilinia, Gruppo consiliare Lista Forza Muggia: «Cittadini non ascoltati»

I consiglieri del gruppo lista Forza Muggia - Dipiazza per Muggia sulla situazione dei migranti accolti ad Aquilinia

I consiglieri al Comune di Muggia Stefano Norbedo, Giulia Demarchi e Andrea Mariucci della lista "Forza Muggia - Dipiazza per Muggia" in una nota stampa sulla situazione dei migranti ospitati ad Aquilinia presso l'ex asilo delle suore Canossiane.

La consigliere comunale della lista Dipiazza per Muggia, Giulia Demarchi: «Una settimana impegnativa sul tema emergenza profughi a Muggia, a partire dal Consiglio Comunale del 31 ottobre richiesto dal centrodestra, seguito dall’incontro-scontro col Prefetto e col sindaco Marzi, capitolato con l’arrivo dei 18 profughi (ad oggi 20...) nella notte tra il 3 e 4 novembre presso l’ex asilo di Aquilinia. Emergenza che ha animato non solo le forze politiche ma soprattutto i cittadini e i loro Comitati di genitori e residenti, troppo spesso e a lungo non ascoltati e che si ritrovano ora a far valere la loro protesta, anche coi media, essendo al centro delle notizie locali (troppo spesso deformate) sui quotidiani e per televisione. La sinistra con i sui canali deforma le spontanee iniziative dei cittadini uniti in civile protesta, ingigantendo invece isolati episodi di un paio di estremisti nel tentativo di sminuire la portanza del malcontento».

«Un forte richiamo ai metodi poco “democratici” sinora utilizzati dal Sindaco Marzi e dalla giunta di centrosinistra nella gestione dell’emergenza migranti – senza nessuna disponibilità all’ascolto ed al dialogo con i propri concittadini. Ecco quanto emerge da questi ultimi convulsi giorni che fanno seguito al Consiglio Comunale straordinario di lunedì scorso ed all’arrivo dei primi 20 migranti afgani presso l’ex asilo delle Suore Canossiane di Aquilinia». Questo il commento del consigliere comunale capogruppo della Lista Forza Muggia – Dipiazza per Muggia Stefano Norbedo, che ribadisce: “ben due comitati spontanei che hanno raccolto oltre 2.200 firme di concittadini preoccupati, paiono non essere sufficienti per avere un po’ di considerazione da parte del sindaco e della giunta che ci governa e che dovrebbe rappresentare tutti i residenti muggesani, non solo la minoranza - poco più del 16% dei cittadini residenti appunto - che li ha votati nelle ultime elezioni”.

«Ciò che emerge - dichiara Norbedo – è che nella scelta della struttura di Aquilinia non si è usato il buon senso, vista la vicinanza della scuola elementare, delle palestre e del campo sportivo, spazi in cui gravitano tanti giovani, ragazze e ragazzi, che sono i più esposti ai pericoli. Prevenire tutti i potenziali pericoli è sicuramente meglio che curare poi, quando i danni sono stati fatti, soprattutto in tema di sicurezza. Aggiungo infine che risulta davvero assordante il silenzio sulla questione migranti da parte della lista civica di opposizione Obiettivo comune per Muggia» - che ha in Roberta Vlahov il proprio rappresentante in consiglio comunale – «una figura politica di centro destra che sostiene indirettamente questa errata gestione dell’accoglienza voluta del centro sinistra».

Giulia Demarchi rimarca poi sulla «fretta con cui il sindaco Marzi ha (mal-) gestito l’emergenza di Aquilinia, dando sì comunicazione ai cittadini ma di decisioni già prese, dimenticando che il dialogo è ben altro e va costruito nel tempo, non burrascosamente in 5 giorni portando inevitabilmente a situazioni come quella di Aquilinia! Dialogo che i cittadini a Muggia chiedono anche nella forma di  referendum popolare che - continua Demarchi - quando presenteremo si auspica venga democraticamente (questa volta) accettato. L’augurio è di imparare da errori ormai fatti».

«Un dialogo che - dichiara inoltre Demarchi – come richiesto dalla maggioranza nella figura dell’Assessore Decolle, siamo pronti ad intraprendere come opposizione, ma questo perché servono equilibrio, regole e controlli». Aggiunge infatti che «serve uno strumento di prevenzione dell’accoglienza, non funziona questa politica di immigrazione incondizionata che è mossa dal business fatto sulla pelle di altri esseri umani. Dunque a Muggia prima di buttarsi a capofitto nello Sprar come vogliono il sindaco Marzi e la sua Giunta va capito come e per chi gestire l’accoglienza, definendo termini e condizioni. Fatta così per noi è un no perché così è fatta male, con incompetenza, senza garanzia di sicurezza, serenità e rispetto per i cittadini in primis. Controlliamo ora che ad Aquilinia i patti vengano rispettati e controlleremo anche in futuro, ammesso che il progetto Sprar dalla sinistra sostenuto venga un giorno attivato, visto che in un anno e mezzo ancora non ha per niente lavorato in tal senso».

«Incoraggio infine il Sindaco e la Giunta – conclude Demarchi - avendo sentito da parte di consiglieri di maggioranza in Consiglio Comunale affermazioni quali “Politica Rappresentativa” e “il Comune deve essere protegonista, con i cittadini parte attiva all’integrazione" , a portare avanti il loro progetto Sprar partendo dall’apertura all’ospitalità nelle proprie case, al fine di dare il buon esempio ai muggesani su questa accoglienza che promuovono. Questo sì che sarebbe esempio di coerenza e concretezza».

Il consigliere Andrea Mariucci dichiara che «sa più parti emerge la consapevolezza che per quanto riguarda l’immigrazione nel nostro paese ci vogliano più regole. Certezza e velocità di determinazione degli status per capire chi avrebbe o no diritto di asilo. Ed in particolare in attesa di questa pronuncia queste persone dovrebbero essere obbligate da alcune regole: poche e semplici, facendogliele rispettare. Già da subito capiremmo l'atteggiamento che avrebbero nei confronti del paese che li ospita. Per tutti gli altri andrebbe invece decretato il rimpatrio, come avviene in tanti altri paesi. Non esiste norma alcuna che li obblighi a pernottare in una struttura e lasciarla di giorno. Non vi è nessuna norma relativa alla individuazione di luoghi più o meno idonei dove ospitare questi soggetti. Lontani da luoghi “protetti” quali asili o scuole, per esempio. Le norme antiterrorismo nel nostro paese non hanno questo tipo di previsioni? Io personalmente sono contrario a questi flussi incondizionati e sregolati (come dicharato anche da tanti altri Sindaci italiani). La maggioranza di centrosinistra a Muggia si dice invece favorevole all’accoglienza diffusa: in più di un anno che cosa è stato concretamente realizzato in questo senso? Vogliono mettere in pratica quello che hanno dichiarato oppure lo Sprar è solo una scusa per lavarsi le mani e farci imporre via via le decisioni del Prefetto? Un po’ di chiarezza gioverebbe affinchè tutto e tutti sarebbero più tranquilli». 

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