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Migranti, Torrenti: «50 persone in Fvg: uno sforzo minimo per la solidarietà»

«Non vi sono violazioni dei piani di riparto, come si vuole far credere. La percentuale di migranti accolti in Regione è la stessa nel resto d'Italia»

«I numeri sono molto limitati e quindi c'è la possibilità di venire incontro a questa richiesta». Lo ha affermato l'assessore alla Solidarietà, Gianni Torrenti, dopo che, a seguito degli ingenti sbarchi avvenuti recentemente a Brindisi, è stato chiesto alle Prefetture del Friuli Venezia Giulia di accogliere in regione 50 migranti.

«I prefetti - ha spiegato Torrenti - si sono accordati per destinarne 10 a Pordenone e Gorizia e altri 30 a Trieste, ma al momento non sappiamo con precisione in quali luoghi verranno ospitati. Questa è una richiesta minima - ha sottolineato - e coerente con la solidarietà che noi chiediamo alle altre regioni d'Italia quando si verificano arrivi ai confini di Tarvisio, Trieste e Gorizia. Tenendo conto che lo sforzo richiestoci è molto limitato, non c'è motivo di essere preoccupati o di alzare barricate».

L'assessore regionale ha poi evidenziato che «in Friuli Venezia Giulia non vi è alcun allarme sociale e nessuna violazione dei piani di riparto dei migranti, come invece si vuole far credere. La percentuale di migranti accolti nella nostra regione è la stessa che si registra nel resto d'Italia». Per Torrenti «la situazione è gestita con oculatezza, come dimostra il fatto che, in questo caso specifico legato agli sbarchi di Brindisi, nessuno dei migranti in arrivo è stato destinato alla prefettura di Udine. Inoltre non va dimenticato che, a parte qualche caso singolo, è da oltre due anni che non ospitiamo migranti provenienti da sbarchi di massa, mentre è da otto mesi che non arrivano nuove persone, se non - ha concluso - casi singoli o piccoli gruppi».

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