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Roberti e la tutela della minoranza slovena: "Sostenere le attività"

"Auspichiamo anche che un domani chi ha dovuto trasferirsi all'estero possa ritornare e magari investire nella sua terra d'origine, creando nuove imprese e posti di lavoro". La cerimonia per il 50esimo anniversario della Slovenci po svetu, l'Unione degli Emigranti Sloveni

"La Regione crede fermamente nell'importanza di sostenere le attività delle associazioni dei corregionali all'estero e di tutelare la cultura delle minoranze linguistiche e gli stanziamenti in Stabilità e nel bilancio di previsione lo dimostrano". È questo il concetto espresso dall'assessore regionale alle Autonomie locali, politiche comunitarie e corregionali all'estero, Pierpaolo Roberti, durante la cerimonia commemorativa per il cinquantesimo anniversario di Fondazione dell'Unione emigranti sloveni del Friuli Venezia Giulia (Slovenci po svetu).

Il ritorno di chi ha dovuto trasferirsi all'estero

"Uno dei problemi che oggi la nostra Regione deve affrontare è lo spopolamento delle aree montane, che riguarda tutte le comunità linguistiche. Dobbiamo, infatti, invertire rapidamente questo fenomeno, creando opportunità di lavoro. La Regione sta quindi lavorando a piani di sviluppo rivolti alle aree interne del Friuli Venezia Giulia, in particolare la montagna e le valli del Natisone, che hanno bisogno di attenzioni particolari". "Dobbiamo fare in modo che le persone abbiano l'opportunità di rimanere nei luoghi dove sono nate - ha affermato Roberti - senza doversi per forza trasferire nei grandi centri urbani per trovare un posto di lavoro e costruirsi una vita".

"Auspichiamo che un domani chi ha dovuto trasferirsi all'estero possa ritornare e magari investire nella sua terra d'origine, creando nuove imprese e posti di lavoro" ha concluso Roberti. 

 

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