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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Il Movimento Trieste Libera denuncia i funzionari e politici italiani per truffa internazionale

L'oggetto della diffida e denuncia sarebbe il tentativo di portare a termine «una complessa e annosa operazione per eliminare il settore Nord (detto anche “vecchio”) del Porto Franco internazionale, per consentirvi "speculazioni immobiliari ed edilizie illecite da 1,5 miliardi di euro"»

«Il Movimento Trieste Libera - si legge nella nota stampa da poco diramata -, che difende lo status ed i diritti del Free Territory of Trieste e del suo Porto Franco internazionale, ha diffidato e denunciato alla magistratura il Commissario del Governo italiano a Trieste ed altri funzionari e politici per quella che l'atto, datato 19 gennaio, definisce "una colossale truffa internazionale" e "uno degli scandali maggiori e sinora meglio coperti del sistema di corruzione politico-istituzionale che devasta la Repubblica Italiana". Tra i politici locali coinvolti vi sono anche la presidente regionale e vice di Renzi nel PD,  Debora Serracchiani, ed il sindaco PD Roberto Cosolini».

«L'oggetto della diffida e denuncia - spiega il Movimento Trieste Libera - è il tentativo, da parte di "ambienti politico-speculativi italiani" di portare a termine una complessa e annosa operazione per eliminare il settore Nord (detto anche “vecchio”) del Porto Franco internazionale, per consentirvi "speculazioni immobiliari ed edilizie illecite da 1,5 miliardi di euro" e per favorire il dirottamento da Trieste su porti della penisola italiana dei nuovi enormi traffici attesi per l'avvenuto raddoppio del Canale di Suez e dallo sviluppo degli assi di traffico baltico-adriatico e transiberiano via Vienna-Bratislava».

«Secondo la diffida-denuncia - conclude il comunicato stampa del Movimento di Giurastante - l'operazione sarebbe bloccata dalle opposizioni di Trieste Libera e della neocostituita International Provisional Representative of the Free Territory of Trieste (I.P.R. F.T.T), ma politici e speculatori starebbero esercitando pressioni sull'attuale Commissario del Governo, Francesca Adelaide Garufi, per indurla ad emettere negli ultimi giorni prima del pensionamento a fine gennaio alcuni decreti, definiti “illegittimi”, che avvierebbero la sdemanializzazione, l'urbanizzazione e la vendita dell'area ora vincolata a porto franco. L'operazione violerebbe perciò sia il diritto internazionale che l'ordinamento italiano».

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