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"Occupazione" educatori e ausiliari, Usb e Ugl: «Bene stabilizzazioni, ma ancora 20 esclusi»

«Agli annunci preferiamo il confronto, i lavoratori precari del comune vanno stabilizzati tutti»

Dopo la manifestazione che ha coinvolto centinaia di precari del comune tra educatori e ausiliari e dopo l'annuncio delle stabilizzazioni in Comune, Usb interviene per motivare la scelta di "occupare" la sala comunale. 

Così la rappresentante sindacale Maria Pellizzari: «Siamo sicuramente felici per quest'apertura, anche se Lunedì in un incontro  il segretario generaleTerranova ci ha detto che le stabilizzazioni non erano possibili e per questo siamo scesi in piazza. Siamo contenti per questo improvviso cambiamento (anche se in teoria la legge rimane la stessa), ma resta il fatto che una ventina di precarie ausiliarie aventi requisiti sono state escluse dalle 8 stabilizzzioni annunciate. La soluzione deve essere per tutte, per questo continueremo il presidio questo pomeriggio insieme alle altre sigle sindacali, che continuano a essere escluse dalle discussioni»

«Il comune di Trieste  - continua l'esponente di Usb - invece di confrontarsi con le organizzazioni sindacali in merito alle attese stabilizzazioni delle lavoratrici dei servizi educativi e scolastici, ha preferito usare il mezzo dell’ ”annuncio” (attraverso una conferenza stampa) per far sapere quale erano le risposte che le lavoratrici ed i lavoratori attendevano».

Secondo Pellizzari «La delegazione di USB allo scopo di richiedere un confronto che coinvolgesse tutte le organizzazioni sindacali per salvaguardare l’occupazione delle precarie e dei precari che hanno maturato i 36 mesi di anzianità (requisito previsto dalle attuali normative) ha ritenuto opportuno fare il suo ingresso presso i locali comunali di Largo granatieri, permanendovi pacificamente all’interno. La sola presenza dei lavoratori ha indotto gli assessori Lobianco e Brandi e il consigliere Camber ad abbandonare indispettiti la sala della conferenza stampa (che era pubblica) e cambiare location ma non i contenuti di quanto stavano per annunciare»

«USB - conclude - assieme alle lavoratrici ed ai lavoratori dei servizi ausiliari dell’infanzia, hanno deciso di rimanere presso la “sala giunta” del comune e di rimanervici. Bisogna che le risposte e le garanzie occupazionali arrivino per tutti. Questa occupazione coinvolge persone che vogliono assicurarsi delle garanzie dopo anni di precariato. Sono  mamme e genitori che hanno deciso che è giusto combattere per dare un futuro alla propria famiglia».

Sulla stessa linea anche i rappresentati di Ugl. «Siamo contenti, ma allo stesso tempo sappiamo che non abbiamo raggiunto quello che volevamo. Vogliamo ricordare che dietro ai numeri ci sono persone e per loro il risultato di oggi è una disperazione. La maggior parte sono donne divorziate, separate, madri, difficili da ricollocare. Ha dichiarato De Salino di Ugl».

«Bene per queste stabilizzazioni ma ci rimane l'amaro in bocca per le famiglie che potranno finire in strada. Il nostro appello al Comune - aggiunge Marchianò- è quello di stabilizzare tutto il precariato che comprende altre 20 persone per dare un taglio a questo fenomeno almeno nelle scuole e negli asili del comune di Trieste».

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