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Pd, lettera aperta dalla base: «Russo ha ridato speranza, ripartire dalle sue proposte»

«Per ridare al nostro Partito quella credibilità che ha perso partendo da due principi: l’ascolto del territorio e la coerenza tra le parole e le azioni. Due elementi che, spesso, in questi anni sono mancati»

Poco dopo le elezioni regionali, 110 persone della base PD firmano una lettera aperta per chiedere un "cambiamento realistico e al tempo stesso radicale" partendo dalle proposte di Francesco Russo.
Tra i firmatari: 5 segretari di circolo del PD (Fumis, Guido, Di Donato, Tenze, Kretzschmar) 2 consiglieri comunali di Muggia (Bensi e Decolle) un consigliere di Dolina (Pettirosso), uno di Trieste (Toncelli) e 6 consiglieri circoscrizionali (Depetri, Vatta, Cernich, Bressan, Coricciati e Pellizzer). Di seguito il testo:

«A poche settimane dalla sconfitta del 4 marzo, le elezioni regionali ci consegnano un quadro sconsolante in cui il Partito Democratico perde senza se e senza ma. Chi, come noi, in queste settimane, ha fatto campagna elettorale nelle strade, tra le persone, ha potuto toccare con mano la disaffezione e talvolta la rabbia dei cittadini nei confronti del nostro Partito. E ci ha fatto male. Perché noi crediamo ancora in questa comunità e nel progetto su cui si è costituita. Un progetto che è ancora attuale, basato sull’idea che la solidarietà e l’innovazione devono e possono essere due facce, necessarie e complementari, di una proposta di cambiamento realistico e al tempo stesso radicale, della sfida ai conservatorismi, di destra e di sinistra, che hanno paralizzato (e paralizzano tuttora) il nostro Paese».

«Ma sappiamo che tutto ciò in larga parte non viene più percepito dai cittadini: e questo ha portato al verdetto del 29 aprile. Per questo serve un cambiamento radicale rispetto alle scelte e agli atteggiamenti del passato. E a guidarlo servono persone capaci di interpretare questo cambiamento.
A Trieste, pur nella sconfitta, c’è stato chi, come Francesco Russo, ha saputo farlo. La sua affermazione – con 4368 voti è il consigliere con più preferenze di tutta la Regione – ha portato il Partito Democratico a guadagnare 6 punti percentuali in più rispetto alla media regionale. Ma soprattutto ha ridato speranza – con le sue proposte per il futuro della città e con il grande lavoro svolto tra la base e i giovani in particolare – a migliaia di cittadini».

«E anche a tanti di noi. Da qui bisogna ripartire. Ascoltando la richiesta di cambiamento che i nostri elettori ci hanno fatto sentire forte e chiaro nelle urne, finendola con le polemiche e giochi di potere interni. Ringraziando tutti coloro che in questi anni si sono impegnati, in prima fila, all’interno del Partito Democratico. Ma chiedendo ad alcuni di loro di continuare a dare una mano facendo, però, un passo di lato, e facendo spazio ora a nuove energie, a nuovi contenuti e a un nuovo stile. Costruendo attorno a chi è stato investito di questo ruolo dai cittadini un nuovo progetto per il nostro territorio per provare a ridare al nostro Partito quella credibilità che ha perso partendo da due principi: l’ascolto del territorio e la coerenza tra le parole e le azioni. Due elementi che, spesso, in questi anni sono mancati».

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