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Piano Regolatore, Menis (M5S): «Lo strano caso di Lino Calcina»

Il portavoce del Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale di Trieste Paolo Menis, pubblica sul suo blog un post intitolato "Mai dire piano regolatore: puntanta n#1", attraverso il quale segnala alcune "stranezze" avvenute durante la votazione per accogliere o meno un'"osservazione" al Piano Regolatore presentata da un cittadino

«Come forse saprete, prima dello scorso Natale il consiglio comunale di Trieste ha discusso (e votato) il nuovo piano regolatore della città. Si è trattato dell’ultimo atto formale, ossia quello che prevede la discussione delle osservazioni e opposizioni presentate dai cittadini dopo che il piano è stato adottato nell’aprile del 2014». Queste le parole con le quali il portavoce del Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale di Trieste Paolo Menis inizia il suo post nel blog personale. 

E così Menis riporta la "Puntata#1" che vede protagonista un cittadino triestino che, dopo aver presentato un'osservazione sul Piano alla Giunta comunale e ricevere immediatamente una porta in faccia dal centro sinistra, si è visto poco dopo baciato da un ribaltamento di sentenza.
«Oggi ci dedichiamo - racconta il consigliere nel suo post - all’osservazione numero 571 presentata dal cittadino Lino Calcina il quale, per un area di sua proprietà, chiede che il fondo p.c.n. 3970/1 del CC di S.M.M. Inferiore, venga variata da zona E4.3 – Aree agricole paesaggistiche collinari per/urbane- a zona Bg4- Città degli orti, per edificare la prima casa dei figli. La Giunta comunale di centrosinistra, con l’assessore all’urbanistica Elena Marchigiani, seguendo le linee generali del piano gli risponde picche non accogliendo l’osservazione: si propone di non accogliere l’osservazione in quanto l’area oggetto di richiesta non presenta le caratteristiche di zona “B” di completamento. Bene, per chi come noi del M5S si batte per azzerare il consumo del suolo».

Nello specifico Menis racconta dunque che alcuni consiglieri comunali prendeno in mano la situazione per riaprire la partita. «Everest Bertoli (Forza Italia), Piero Camber (Forza Italia), Manuela Declich (Pdl) e Lorenzo Giorgi (Pdl) hanno giorni prima presentato l’emendamento n. 249. L’emendamento è una proposta di modifica e, in questo caso, va a ribaltare completamente la controdeduzione, ossia il parere che la giunta aveva dato sull’osservazione del Calcina».

Il consigliere a fine post offre una chiara ricapitazione di quanto avvenuto raccontando i passaggi delle votazioni e del cambio di sentenza finale, al punto da trovarsi incuriosito e cercare informazioni su questo fortunato cittadino. «Mi sono quindi chiesto: chi è Lino Calcina? È un normale cittadino che nelle vesti di proprietario immobiliare ha avuto la fortuna sia di suscitare l’interesse dei consiglieri di Forza Italia-Pdl e poi di illuminare quelli del centro-sinistra? Lino Calcina ha un lungo curriculum: è il titolare/legale rappresentante della Calcina Iniziativa Ambientali s.r.l, società che fornitrice di servizi ad AcegasApsAmga nel recupero di carta, cartone e plastica. Nel 2009 - conclude Menis - risulta essere componente del cda del Consorzio dell’aeroporto di Ronchi, indicato assieme ad Antonio Paoletti dalla Camera di Commercio di Trieste è anche membro del cda del Collegio del Mondo Unito di Duino. Recentemente (novembre 2015) è diventato membro della giunta esecutiva di Confartigianato Trieste».

Il testo completo riportato sul blog si può leggere al seguente link: https://www.paolomenis.it/mai-dire-piano-regolatore-puntata-1/

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