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Roberti (LN): «Cosolini mente, ma viene subito smentito»

«Il sindaco uscente continua a mentire e viene smentito dalle associazioni di categoria», parole del segretario della Lega Nord Trieste Pierpaolo Roberti sulle dichiarazioni del sindaco, secondo cui «le imprese sarebbero oggi più propense a investire in città rispetto al passato»

«Il sindaco uscente continua a mentire e, nemmeno a farlo apposta, viene smentito il giorno stesso dalle associazioni di categoria». Il segretario della Lega Nord Trieste Pierpaolo Roberti reagisce così alle dichiarazioni del primo cittadino, secondo cui le imprese sarebbero oggi più propense a investire in città rispetto al passato. 

«Parole palesemente fuorvianti -commenta Roberti- che mirano esclusivamente a nascondere sotto il tappeto la troppa polvere accumulatasi in quattro anni abbondanti di amministrazione del Partito Democratico».

«Non a caso -insiste il candidato sindaco- proprio oggi Confartigianato ha lanciato l'allarme per gli acquisti effettuati da molte imprese in Slovenia, con l'unico scopo di vedersi sgravate dal pagamento dell'Iva: un atteggiamento più che comprensibile da parte di chi, come gli imprenditori, si trova costretto a dover scegliere se non pagare l'imposta sul valore aggiunto o se piuttosto licenziare qualche dipendente, ma anche un chiaro segnale del fallimento del centrosinistra su tutti i fronti».

«Ricordo infatti che il Pd guida il Paese e il Comune di Trieste dal 2011 e la Regione dal 2013: possibile che in tutti questi anni non abbia saputo trovare una soluzione per tamponare le delocalizzazioni, la fuga di capitali all'estero e la mancanza di lavoro?»

«Si pensi ad esempio, dati Istat alla mano, che nei soli due anni di Serracchiani il tasso di disoccupazione è incrementato di ben due punti percentuali, mentre le cifre sul rilancio economico determinato dal Jobs Act sono palesemente viziate dalla semplice conversione dei contratti a progetto in finti indeterminati: le solite balle di chi preferisce anteporre gli interessi personali e di partito a quelli dei cittadini e delle imprese».

«Per fortuna almeno a Trieste le cose cambieranno: tra 10 mesi infatti la gente avrà la possibilità di dare il benservito al sindaco uscente e di eleggere un rappresentante che sappia tenere la schiena dritta davanti alla Regione e allo Stato, senza sacrificare il bene comune sull'altare della linea di partito. E a tal proposito -conclude Roberti- mi farò trovare senz'altro pronto e motivato a raccogliere questa pesante eredità».

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