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Roberti: «Per il Pd la Polizia locale deve bastonare i triestini». Martini: «Mai detto: la Lega mistifica la realtà»

Botta-risposta tra ex vicesindaco e attuale in merito all'impiego della Polizia locale

«La Martini in conferenza stampa ha detto che deve finire la stagione delle ordinanze per il decoro. Le ha messe in relazione al calo delle sanzioni elevate. "Le ordinanze non hanno portato un solo euro nelle casse comunali". Per la Martini, per il Pd, dunque, la Polizia Locale non deve essere utilizzata per rendere Trieste bella e vivibile, i barboni possono dormire in pieno centro e i posteggiatori abusivi proliferare, perché tanto non fanno incassare nulla, meglio bastonare i triestini che quelli pagano».

Così il vicesindaco Pierpaolo Roberti commenta parte della conferenza stampa del Partito democratico dei "consigli al sindaco Dipiazza e alla sua Giunta", in particolare le parole del suo predecessore, ossia l'ex sindaco e assessore alla Polizia locale Fabiana Martini (ra capogruppo Pd in Consiglio comunale): «Bene, sono orgoglioso di non pensarla come loro, sono orgoglioso di essere l'opposto di quello che piace a loro, sono orgoglioso di non avere nulla in comune con la Martini. Rive sgombre, barboni spariti e appena approviamo il regolamento giro di vite su tutto il resto».

«Non so dove il vicesindaco (il Roberti) abbia preso la frase che mi attribuisce virgolettata (“le ordinanze non hanno portato un solo euro nelle casse comunali”) e che non ho mai detto: né ieri in conferenza stampa, né in altre circostanze. Capisco che la Lega sia abituata a mistificare la realtà, modificandola a proprio uso e consumo - replica Fabiana Martini -. Capisco che oggi è estremamente facile pubblicare informazioni false che vengono subito condivise e prese per vere. Capisco che basta spararla perché tanto pochissimi verificano se la notizia ha fondamento. Ma le parole, come i segni di punteggiatura (tra cui le virgolette), sono importanti, ancor di più se pronunciate da un rappresentante delle istituzioni».

«Non ho mai correlato l’efficacia delle ordinanze ai ricavi economici: ho sempre detto (anche in altre occasioni precedenti, compresa la sera in cui in Aula abbiamo discusso la variazione di bilancio e dove mi aspettavo una risposta dal vicesindaco, che non è mai arrivata) che le ordinanze, oltre a non risolvere i problemi che dovrebbero aggredire (si limitano a spostarli, togliendoli dal salotto buono), distraggono gli operatori dalle funzioni principali con le conseguenze che il bilancio evidenzia, ma che sono significative non per il mancato introito economico, ma per ciò che rappresentano: meno sanzioni per sosta in doppia fila, per parcheggi impropri, per eccesso di velocità, per uso del cellulare, per assicurazione scaduta… tutti comportamenti che danneggiano la convivenza civile e possono mettere in pericolo le persone. Ma evidentemente per il vicesindaco in termini di propaganda il decoro paga più della sicurezza ordinaria. Quanto al giro di vite che sarà garantito dopo l’approvazione delle modifiche al Regolamento di Polizia Urbana - conclude Martini -, mi pare che prima del Pd debba convincere la sua maggioranza».

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