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Porto di Trieste: Piano regolatore con prescrizioni

La Giunta regionale ha approvato la delibera, proposta dall'assessore regionale all'Ambiente Sara Vito, che esprime parere favorevole con prescrizioni nella procedura integrata di Valutazione di impatto ambientale e Valutazione ambientale strategica del Piano regolatore del porto di Trieste

Le prescrizioni richieste dall'assessore all'ambiente Sara Vito, nello specifico, riguardano le norme tecniche di attuazione del Piano e che siano il più possibile improntate a indirizzare lo sviluppo delle infrastrutture e delle attività portuali secondo i principi dello sviluppo sostenibile, prevedendo interventi di miglioramento ambientale e realizzazione di aree verdi pari ad almeno il 10 per cento delle aree a terra attualmente ricomprese all'interno del limite di competenza portuale, verificando la possibilità di introdurne anche all'interno delle aree
attualmente edificate. Oltre ad assicurare l'invarianza idraulica attraverso sistema per la raccolta, la depurazione e il riuso delle acque piovane o delle acque grigie, la delibera prescrive
la realizzazione di una pista ciclabile sul lato mare delle Rive triestine.

Secondo la Regione, la progettazione delle opere dovrà seguire più possibile criteri e "best practice" improntati agli obiettivi di sostenibilità ambientale, prevedendo la verifica dell'assenza di rischi per la salute umana e per l'ambiente (l'Autorità Portuale dovrà istituire un tavolo permanente ad hoc con i soggetti coinvolti), limitando le lavorazioni da mare per
condurle da terra, dove gli impatti sono minori, realizzando barriere antirumore lungo le ferrovie e le strade interessate e utilizzando le migliori tecnologie disponibili in campo
energetico. Il provvedimento contiene indicazioni anche per quanto concerne l'impatto paesaggistico e architettonico: dovrà essere garantita la valorizzazione, la conservazione e
consolidamento delle aree e degli edifici storici e salvaguardate le visuali panoramiche sul mare e sulle aree di interesse paesaggistico, evitando tra l'altro alterazioni alla skyline dei
siti. Opportuni accorgimenti dovranno essere presi anche per la tutela della fauna e della flora marina, prevedendo eventualmente rotte e distanze ad hoc per mitigare gli effetti sui animali e vegetazione.

Per quanto concerne la viabilità, i collegamenti di ingresso e uscito con il terminal ro-ro non dovranno intralciare il traffico nel Comune di Muggia, ferma restando la necessità di realizzare il by-pass di Aquilinia e le infrastrutture ferroviarie a servizio del terminal stesso, mentre in riferimento alla nuova viabilità Molo VIII - via Errera/Grande viabilità triestina (Gvt), per evitare di gravare eccessivamente sulla via Caboto, serve un potenziamento di quest'ultima o prevedere che la nuovaviabilità portuale si innesti direttamente sulla Gvt; allo stesso modo, per l'area di sviluppo portuale ex Aquila va privilegiata l'accessibilità tramite il raccordo Lacotisce/Rabuiese. Dovranno essere prese tutte le misure possibili per la riduzione delle emissioni in atmosfera e si richiede di prevedere specifici interventi di recupero di aree ecologicamente degradate o di creazione di nuove aree verdi naturali o altri interventi infrastrutturali comportanti miglioramenti ambientali nei Comuni limitrofi o loro equivalente monetizzazione da vincolare ad interventi in questo senso.

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