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Sicurezza, Roberti: «Nuovo prefetto moglie di chi ha favorito l'invasione e le baraccopoli»

A esprimerla è il candidato sindaco e segretario provinciale della Lega Nord Pierpaolo Roberti

«Preoccupazione per le parole di Garufi e soprattutto per il futuro di Trieste».

A esprimerla è il candidato sindaco e segretario provinciale della Lega Nord Pierpaolo Roberti.

«Le parole - continua la nota -  del prefetto uscente destano più di qualche perplessità, specie nei passaggi sull'immigrazione e sul porto vecchio: chi parla infatti di nuove zone residenziali in quell'area - insiste l'esponente leghista - non solo non è contatto con la realtà, ma presta il fianco da un lato agli speculatori edilizi e dall'altro a quel ramificato business dell'accoglienza contro il quale abbiamo a più riprese puntato l'indice».  Roberti

«In una Trieste - spiega -  ormai inesorabilmente votata al declino demografico, mi chiedo quale sia il senso di privare una superficie così vasta dai benefici del regime di punto franco per destinarla ad abitazioni. Chi andrebbe a viverci? L'unica risposta, anche piuttosto logica, è che, se non tutte, almeno una buona parte verrebbero occupate da migranti».

«Un'ipotesi che suona ancor più inquietante se si pensa che il prossimo prefetto, Anna Paola Porzio, è la moglie di quel Morcone che, assieme al ministro dell'Invasione Alfano, ha trasformato il nostro Paese in una baraccopoli a cielo aperto».

«"La verità - conclude Roberti - è che una sinistra completamente priva di idee, pur di dimostrarsi attiva a pochi mesi dal voto, sta sacrificandouno dei patrimoni potenzialmente più utili al rilancio economico di Trieste sull'altare di qualche palazzinaro e dei soliti noti che potrebbero trarne vantaggio».

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