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Provincia Autonoma, Orel (Psi): «Socialisti da sempre in prima fila su questo tema»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

I consiglieri De Gioia, Rovis e Bandelli certamente non hanno bisogno di essere difesi per la boutade elettorale dell'ultima ora (così la definisce il consigliere provinciale Salvati) sulla provincia autonoma; ma mi è d'obbligo intervenire, visto che il PSI ha masticato il tema per lustri e che è il suo cavallo di battaglia ancora dal congresso provinciale e nazionale del 2013.

Per di più già la scorsa estate, in pubblica assemblea all' Expo Mittelschool di via S.Nicolò, il PSI aveva incominciato la raccolta di firme, con adesioni trasversali, su i due referendum promossi dai sindaci friulani: uno abrogativo delle UTI e l'altro promotore delle province autonome del Friuli e di Trieste (modello Trentino-Alto Adige).

Argomento quindi tutt'altro che dell'ultimo momento!

Progetto audace, irrealizzabile? Anche su Fiume italiana non ci credeva nessuno, nemmeno il duce.. e anche sulla "spiaggia di Trieste" a Barcolla ora ci si ride sopra..Ma se voliamo sempre radenti al suolo rischiamo la noia e l'oscurantismo politico, ci destiniamo a vivacchiare per altri cinquant'anni! Orel-2

La politica è anche lungimiranza, intuizione e audacia. La città metropolitana (basta un voto del consiglio regionale) potrebbe essere un primo passo e va dato atto al senatore Russo di averlo intrapreso.

Nella fattispecie poi va detto che ovviamente ci vuole una modifica costituzionale per l'istituzione delle province autonome, ma è anche vero che per togliere la specialità al Friuli Venezia Giulia ci vuole altrettanto una revisione della Costituzione: le stesse procedure quindi, con gli stessi passaggi, gli stessi tempi..

Ma c'è di più: sempre più insistentemente si parla di una macroregione a nordest (Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia) per cui la salvaguardia delle specialità territoriali, con i relativi legami economici (quindi l'istituzione delle province autonome) sarebbero indispensabili e non più opzionabili..!

Oppure si pensa che a bilanciare lo strapotere della macroregione (in pratica il Veneto con i suoi 5 milioni di abitanti) basta anteporre le misere UTI (le unioni territoriali intercomunali), per di più enti di secondo grado, cioè non elette direttamente dai cittadini..?!

Quindi caro Salvati voliamo alto, il panorama è più bello. A Trieste ci sono "troppi impegnati in politica"

che guardano solo le buche dei marciapiedi.. 

Gianfranco Orel

segretario della federazione di Trieste del PSI

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