rotate-mobile
Politica

Regionali: patto tra Fvg, Liguria, Lombardia, e Veneto per sinergia a favore della crescita

Giovanni Toti, Attilio Fontana, Luca Zaia e Massimiliano Fedriga stringono un'alleanza per condividere pratiche fruttuose e una visione comune con focus su autonomia e gestione dei flussi migratori

I Presidenti di Regione Liguria, Giovanni Toti, Regione Lombardia, Attilio Fontana, Regione Veneto, Luca Zaia, e il candidato Presidente per la Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, si sono riuniti a Trieste il 21 Aprile 2018. In un comunicato congiunto, i quattro esponenti del centrodestra hanno dichiarato di aver stretto un patto «al fine di avviare tutte le possibili azioni comuni per stimolare la crescita, lo sviluppo, l’occupazione, la sicurezza e l’autonomia delle proprie regioni e incentivare ogni azione in tal senso da parte del futuro Governo e del nuovo Parlamento».

I tre presidenti e il candidato alla presidenza del Fvg si impegnano quindi a «Mettere a sistema tutte le migliori pratiche delle proprie Regioni, al fine di redigere un documento da proporre congiuntamente alla Conferenza delle Regioni come base per ogni trattativa volta all’introduzione dei costi standard nella gestione della spesa pubblica - e contemporaneamente - a chiedere al futuro Governo la piena applicazione dei Decreti sul Federalismo fiscale, la compartecipazione al gettito tributario relativo al recupero dell’evasione fiscale, in particolare dell’Iva a cui le Regioni si impegnano a dare il proprio contributo e a chiedere maggiore autonomia e flessibilità nell’uso degli strumenti fiscali regionali e comunali».

Si intende inoltre «Negoziare con il futuro Governo maggiori competenze e relative risorse per le Regioni che ne facciano richiesta (volontà emersa anche dai referendum del 2017), oltre che aprire, sul fronte degli investimenti, un negoziato congiunto con il Governo e il Parlamento al fine di consentire nell'ambito della nuova disciplina della finanza regionale l'individuazione di appositi separati spazi per gli investimenti ritenuti strategici da ogni singola Regione, attraverso un documento di priorità da concertare di anno in anno. Chiediamo inoltre specifici, separati spazi finanziari riservati agli investimenti legati alla riqualificazione dei quartieri maggiormente a rischio sicurezza, quali installazione di telecamere, illuminazione mirata, finanziamenti di presidi permanenti delle Forze dell’Ordine».

Ultimo punto evidenziato dai firmatari: «Il fronte immigrazione, la necessità che venga applicata integralmente la Carta di Genova sottoscritta dai Governatori Toti, Maroni e Zaia il 12 settembre 2016, che prevede, in particolare: blocco dei flussi migratori alla partenza, anche mediante la creazione di Centri di prima accoglienza nei paesi del Nord Africa; promozione di accordi bilaterali con i paesi di origine per i rimpatri; predisposizione, tramite richiesta all’Unione Europea, di Piani di miglioramento delle condizioni di vita nei luoghi di origine dei cosiddetti immigrati economici, che ad oggi non hanno titolo ad entrare nell’UE; conferma del reato di immigrazione clandestina, reato di natura contravvenzionale presente in numerosi paesi europei; possibilità di istituire nuovi Centri di identificazione ed espulsione tramite accordi bilaterali con le Regioni; superamento dell'accoglienza diffusa che impedisce di garantire sicurezza dei nostri cittadini; soluzioni ad hoc per le regioni di confine - concludono -, onde evitare tensioni sociali».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Regionali: patto tra Fvg, Liguria, Lombardia, e Veneto per sinergia a favore della crescita

TriestePrima è in caricamento