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Gruppo Pd V circoscrizione, parere negativo al Regolamento Roberti

Il gruppo consiliare PD della V circoscrizione sul regolamento di polizia urbana proposto dall’amministrazione comunale di Trieste

«Nella seduta del Consiglio circoscrizionale di San Giacomo-Barriera Vecchia è stato dato parere negativo al regolamento di polizia urbana proposto dall’attuale amministrazione del centrodestra e fortemente sostenuto dal vicesindaco della Lega, Pierpaolo Roberti: un regolamento antistorico, perché vuole sostituire il moribondo regolamento del 1926 copiandone stile e impostazione, dimenticando i numerosi regolamenti approvati negli ultimi anni – anche dalle amministrazioni di Dipiazza precedenti oltre che dalla giunta Cosolini – che già intervenivano su materie specifiche come quello sull’occupazione del suolo pubblico (2009), sulla tutela degli animali (2004), sul verde pubblico (2014), sulla c.d. “movida” (2013), eccetera.

Un regolamento confuso, perché cerca di fare del buon senso una norma scritta, lasciando ad esempio al vigile la libera interpretazione se possa essere oggetto di sanzione lo “stazionare seduti” aspettando la linea 10 in Piazza della Repubblica sugli scalini del palazzo della della Ras (il famoso palazzo che stando agli annunci in pompa magna del nostro Sindaco doveva diventare il prossimo anno albergo della catena Hilton, peccato fosse così solo nei sogni di Dipiazza leggendo poche ore dopo la secca smentita della prestigiosa catena alberghiera); oppure il divieto di procedere alla pulizia di tappeti o tovaglie qualora determini disturbo: chi decide se il disturbo è tale? Forse il vicino infastidito dal battitappeto? Per non parlare del divieto di agganciare le biciclette a qualsiasi supporto presente su strada e marciapiede, così che ad esempio un giovane studente, arrivando a scuola in bicicletta e trovando i pochi stalli a disposizione già occupati, sarà costretto a trovare altri stalli per biciclette dall’altra parte della città oppure a riportarla a casa per tornare a scuola in autobus (in ritardo e con la conseguenza che in bicicletta non ci andrà più).

Quasi tutto in questo regolamento è vago, eppure i regolamenti dovrebbero essere chiari, per rispetto nei confronti del cittadino che deve sapere cosa può fare e cosa non può fare. Chi mastica un po’ il diritto sa che c’è un principio, che è quello della certezza del diritto: dove le leggi sono oscure e le interpretazioni diverse, è praticamente certo che trovano spazio disparità di trattamento. È quindi un regolamento non solo antistorico e vago, ma alla fine anche ingiusto, perché lasciando tanto arbitrio e confusione finirà per essere il pretesto per doppi pesi e doppie misure.

In passato Napoleone in Francia riuscì a far nascere il primo codice civile moderno, una legge che faceva chiarezza e semplicità dopo secoli di zone d’ombra e privilegi, e che diventò il modello per tanti codici civili nel mondo tra cui il nostro. Ma Napoleone fu generale dell’armata francese, poi primo console di Francia, e infine Imperatore dei francesi. Roberti non è Napoleone, e infatti il soprannome che gli viene affidato è quello di “sceriffo”; un personaggio più da serie western stile Bonanza che da uomo di legge».

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