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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Rigassificatore, interrogazione al Governo, «L'allarme dell'OGS non può essere ignorato»

Interrogazione al Governo da parte del parlamentare di Alternativa Libera Aris Prodani sul grido d'allarme lanciato dall'OGS a proposito della costruzione del rigassificatore

Interrogazione al Governo da parte del parlamentare di Alternativa Libera Aris Prodani sul grido d'allarme lanciato dall'OGS a proposito della costruzione del rigassificatore. Di seguito l'interrogazione completa.

Al 
Ministero dello Sviluppo Economico, al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo

– per sapere
– premesso che

nel mese di aprile 2013 il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha firmato un decreto con cui veniva sospesa per 6 mesi l’efficacia della valutazione di impatto ambientale (VIA) sul progetto presentato dalla società Gas Natural Italia per un impianto di rigassificazione di metano liquido (Gnl) a Zaule, nel porto di Trieste;

tale provvedimento ha accolto il parere della Commissione VIA del dicastero, che aveva  recepito i pareri negativi dell’Autorità Portuale di Trieste e della Regione Friuli Venezia Giulia, prendendo atto delle mutate situazioni del traffico marittimo triestino e delle prospettive di potenziamento previste per il futuro dal Piano Regolatore Portuale di Trieste;

il 18 ottobre 2013, è scaduta la sospensione di sei mesi della VIA per Zaule, ma, non essendosi verificate le condizioni necessarie indicate dal decreto per ottenere una valutazione positiva, il Ministero ha avviato le procedure di revoca definitiva dalla risposta del aris prodani-2Sottosegretario del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Silvia Velo, all’interrogazione n. 5-003600 presentata dallo scrivente, risulta che il 6 febbraio 2015 la commissione VIA/VAS dello stesso Dicastero abbia concluso il supplemento istruttorio in materia, affermando, con proprio parere n. 1706, che non vi siano aspetti di incompatibilità ambientali tra le previsioni del  nuovo Piano Regolatore Portuale di Trieste ed il progetto del rigassificatore Gnl di Zaule, ribaltando completamente la precedente posizione;

sempre nella risposta si legge che “la finale autorizzazione all’insediamento viene poi rilasciata dal ministero dello Sviluppo economico al quale, infatti, lo scorso 25 febbraio è stato inviato per il seguito di competenza del citato parere della Commissione Tecnica n. 1706 del 6 febbraio 2015”;

l’opposizione al progetto del rigassificatore è stata espressa in più occasioni da molte associazioni del territorio, dalla Provincia, dagli enti locali coinvolti – non ultima la votazione unanime il 27 febbraio 2015 nel Consiglio comunale di Trieste di una mozione contraria all’impianto – oltre che dalla Regione Friuli Venezia Giulia, per voce della Presidente Serracchiani- e all’Autorità Portuale di Trieste attraverso il neocommissario D’Agostino;

inoltre, il 23 luglio 2014 risulta presentata una istanza di valutazione di impatto ambientale per un ulteriore progetto relativo ad un terminale di stoccaggio, rigassificazione e distribuzione del GNL a Monfalcone ( Gorizia ) nel Golfo di Trieste un articolo pubblicato lo scorso 12 aprile su “Il Piccolo” di Trieste riporta che nei giorni scorsi, durante una conferenza stampa, l’Assessore Comunale all’Ambiente Umberto Laureni abbia riferito dell’invio, da parte del Sindaco di Trieste Cosolini, di una missiva ai ministeri competenti per segnalare una nuova situazione di allarme riguardo al progetto del rigassificatore di Zaule,  facendo riferimento a “nuove evidenze geologiche relative al Golfo di Trieste e alla sua costa che impongono una rivalutazione del rischio sismico dell’area”.

Durante lo stesso incontro pubblico sono stati presentati i primi risultati emersi dai recenti studi effettuati dall’Istituto di Oceanografia e Geofisica Sperimentale di Trieste ( Ogs ) nel Golfo di Trieste. La ricercatrice dell’Ogs Martina Busetti ha riferito che fino al 2005 mancavano informazioni geologiche dettagliate dell’area del golfo di Trieste e della zona costiera orientale e che a partire da tale data si sono svolte tre diverse campagne di geofisica marina, per individuare le strutture geologiche profonde, comprese le faglie, che si trovano nella zona. Attualmente gli studi sono ancora in corso, anche in collaborazione con l’università di Trieste, per ricavare una migliore comprensione del sistema delle faglie e della loro possibile attività attuale.

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha utilizzato anche i risultati ottenuti a Trieste per produrre una mappa della pericolosità sismica su scala europea e ha stimato una magnitudo massima di 6.5 concludendo che la faglia lungo la costa sia tuttora in grado di produrre terremoti. I ricercatori triestini hanno specificato che l’analisi però non valuta la probabilità che la faglia sia ancora attiva. Questo tassello mancante ha indotto l’Ogs a intraprendere uno studio per approfondire il ruolo di questa e di altre strutture del golfo, nell’ambito del quale a breve inizieranno le operazioni di installazione di una stazione sismica a Punta Salvore, in collaborazione con l’università di Zagabria.

L’Assessore Laureni ha citato un articolo comparso su una rivista specializzata in cui la stessa Busetti afferma che: «L’area del golfo di Trieste e la relativa costa orientale, mancando informazioni geologiche adeguate e avendo a disposizione solo le registrazioni strumentali e i dati storici, veniva considerata con una sismicità non significativa, mentre i risultati di queste indagini, evidenziando la presenza di faglie con attività recente, suggeriscono una rivalutazione della pericolosità sismica» Risulterebbero, dunque, secondo l’Assessore, modificate le condizioni di partenza dello studio di Gas Natural.

– se siano a conoscenza della nuova ed allarmante situazione geologica del Golfo di Trieste;
– se non ritengano, alla luce dei primi risultati degli studi sulla nuova situazione di allarme sismico, di organizzare un nuovo tavolo di lavoro in concerto con gli Enti locali ed gli Esperti dell’ Istituto di Oceanografia e Geofisica Sperimentale, per rivalutare il Parere n. 1706  espresso dalla Commissione tecnica VIA/VAS  del Ministero del MATT;
– quali provvedimenti urgenti si intendano adottare per bloccare le procedure per l’autorizzazione all’insediamento del rigassificatore di Zaule anche alla luce degli nuovi sviluppi che aggraverebbe i pericoli per la salute e la sicurezza dell’intera area;
– come intendano procedere in merito alla nuova richiesta di valutazione di impatto ambientale per un  terminale di stoccaggio, rigassificazione e distribuzione di GNL a Monfalcone nel Golfo di Trieste, presentato lo scorso 23 luglio.

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