Parcheggiatori abusivi e mendicanti, Roberti: «Non è guerra ai poveri: il ricavato dei sequestri va in beneficenza»

Riguardo alla campagna del Comune di Trieste contro l'accattonaggio e i parcheggiatori abusivi (che fa seguito all'ordine del giorno del leghista Paolo Polidori in fase di votazione del Regolamento di Polizia urbana), il vicesindaco Pierpaolo Roberti ha dichiarato che: «Non si tratta di singole persone in difficoltà ma fanno parte di interi gruppi familiari o gruppi di persone che spesso si muovono insieme, si radunano a fine giornata e molte volte vengono distribuite sul territorio da un furgone che le viene e prendere e le scarica in una zona della città. Non si può parlare di racket ma si tratta di un'organizzazione».
«La mia domanda è quindi - prosegue Roberti -, quando c'è un'organizzazione stiamo parlando del momento di difficoltà di persone che si trovano in ristrettezze economiche e che hanno bisogno di chiedere l'elemosina oppure ci troviamo difronte a delle persone che della carità e dell'elemosina hanno fatto una professione? Secondo noi va aiutato chi si trova davvero in un momento di difficoltà, non chi fa il furbo».

«Per quanto riguarda i parcheggiatori abusivi, il posteggio voi già lo pagate, quella lasciata a loro è una "tassa" in più che ci si sente quasi costretti e obbligati a dare. Si lascia un euro magari per il timore che sennò ci venga rigata la macchina, ma così facendo si alimenta questo mercato».
«Centinaia le sanzioni elevate a mendicanti e parcheggiatori abusivi. Sanzioni  - conclude il vicesindaco - che sappiamo bene non verranno mai pagate  per quanto riguarda quelle pecuniarie, ma ci sono anche le sanzioni accessorie le quale prevedono il sequestro immediato di libricini e  delle monete raccolte facendo l'elemosina. Il ricavato di questi sequestri andrà poi in beneficenza alle associazioni che si occupano dei veri poveri»