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Salute, Serracchiani: «La riforma ha posto le basi per un'evoluzione positiva»

Al via a Trieste la conferenza nazionale "Il valore del tempo nella cura del cancro" con 120 specialisti da tutta Italia

Il valore del tempo nella cura del cancro. Sarà questo il titolo della conferenza nazionale del Collegio italiano dei primari oncologi medici ospedalieri (Cipomo), che si terrà a Trieste il 10 e l'11 novembre e vedrà la partecipazione di 120 specialisti di alto profilo provenienti da tutta Italia. Un tema, quello del tempo nella cura del cancro, che la presidente della Regione, Debora Serracchiani, ha evidenziato essere «tra i più importanti per i degenti, i medici e gli operatori e proprio per questo la riforma sanitaria regionale ha voluto porre nuovamente il paziente al centro della nostra sanità».

Sottolineando che il Friuli Venezia Giulia è stata la prima regione italiana a realizzare strutture che riunissero università, servizi territoriali e ospedali, Serracchiani ha rimarcato che «la riforma ha permesso ad atenei e strutture sanitarie di confrontarsi e capire quali fossero le sinergie migliori per porre al centro del sistema la dignità della persona. Con le sfide generate dal progresso è sorta la necessità di rivedere l'assetto della sanità per prepararla ad un'evoluzione positiva, segnata da nuovi farmaci, dai Lea e dalla necessità di aver tempi diversi per affrontare le varie epatologie, ed è quello che la riforma ha fatto».

La presidente ha quindi spiegato che «il tema della spesa sanitaria e delle nuove cure è fondamentale per la Legge di stabilità. La Regione lo scorso anno ha allocato decine di milioni di euro per i nuovi farmaci, che sono strumenti che vogliamo e abbiamo il dovere di mettere a disposizione dei cittadini, ma dobbiamo anche considerare l'importanza della sostenibilità della sanità pubblica».

Il presidente della conferenza nazionale del Cipomo, Giampiero Fasola, dell'Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine, presentando l'evento assieme alla collega dell'AsuiTs Alessandra Guglielmi, ha spiegato il particolare valore in ambito oncologico «del tempo necessario al medico per poter comunicare con il paziente e preparare attentamente il piano di cura, che rappresenta un lavoro dietro le quinte che spesso risulta poco visibile ma che tende a crescere in modo significativo».

Fasola ha quindi rilevato l'importanza dei trattamenti a cui vengono sottoposti i pazienti e della loro sostenibilità all'interno dei servizi sanitari universalistici. Infine, Fasola e Guglielmi hanno consegnato in anteprima alla presidente la prima copia del numero speciale di Onconwes (la rivista del Cipomo) dedicata al terremoto, che racchiude le testimonianze sul campo di alcuni oncologi che hanno vissuto le emergenze sismiche che si sono abbattute sull'Italia negli ultimi anni.

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