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Sanità, Novelli (Fi): «Grave carenza infermieri, colpa della riforma»

«Un aumento delle limitazioni e delle malattie, una delusione dettata dalle condizioni lavorative a cui è sottoposto, un sotto organico allarmante»

Chi ha ragione: il Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche, o il governo regionale che minimizza la grave situazione denunciata attraverso un monitoraggio realizzato dallo stesso sindacato e condotto negli ultimi due mesi all'interno degli ospedali e presidi sanitari della Provincia di Udine e che ha evidenziato come stia diventando quasi impossibile garantire un'assistenza ai pazienti? A porre il quesito è il consigliere regionale di Forza Italia Roberto Novelli a seguito della presentazione del dossier realizzato dal Nursind attraverso un monitoraggio condotto negli ultimi due mesi nelle strutture sanitarie regionali.

«Personalmente - rileva Novelli - non ho dubbi: è a questa maggioranza regionale che vanno ascritte le responsabilità di una situazione ormai insostenibile. Situazione che mette in evidenza per il personale infermieristico un'anzianità sempre maggiore, un aumento delle limitazioni e delle malattie, una delusione dettata dalle condizioni lavorative a cui è sottoposto, un sotto organico allarmante».

«Le responsabilità politiche su come viene gestita la sanità in Fvg sono enormi - prosegue l'esponente di Forza Italia - e i tentativi, a parole, di neutralizzare il malcontento dei lavoratori e l'insoddisfazione di moltissimi utenti rispetto ai servizi erogati sono destinati a fallire. Servono soluzioni concrete. Di fronte a tutto questo la contro informazione che la giunta cerca di attuare, anche non raccontando verità, è incredibile. Il problema della carenza degli infermieri, a loro dire, sembrerebbe già risolto, l'Elisoccorso notturno sarebbe già stato attivato (dichiarazioni della presidente Serracchiani su Latisana la scorsa estate), il nuovo numero dell'emergenza 112 e la Centrale Unica del 118 funzionerebbero bene con qualche leggero disservizio, le code ai Pronto soccorso sarebbero fisiologiche ed i CAP starebbero funzionando».

«Nei prossimi giorni - conclude Novelli - depositerò un'interrogazione nella quale chiederò se quanto afferma il Nursind corrisponde al vero e, in caso di risposta negativa, di fornire tutti gli elementi oggettivi e tecnici che portano a quel tipo di risposta. E' evidente che tutto questo è intimamente collegato al reale numero di infermieri operativi nell'assistenza diretta, anche perché risulterebbe che molti di loro non si occupino solo di prestazioni sanitarie, ma di attività diverse, e questo va tenuto in debito conto».

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