Scuola, Roberti (LN): «Valorizzare le tradizioni e promuovere la cultura cristiana»
Il candidato sindaco Pierpaolo Roberti in disaccordo con la proposta di alcuni dirigenti scolastici di laicizzare gli istituti e le feste natalizie: «Tramandare gli elementi culturali significa dunque rinverdire le radici della società in cui viviamo, frutto di 2000 anni di tradizione cristiana. Questi dirigenti andrebbero rimossi»
«Valorizzare le tradizioni e rimuovere i dirigenti scolastici che vietano l'insegnamento delle basi della nostra cultura cristiana». A chiederlo è il candidato sindaco e segretario della Lega Nord Trieste Pierpaolo Roberti. «Babbo Natale non si tocca, l'albero nemmeno, le due settimane di riposo da scuola men che mai, ma quando qualcuno osa ricordare che la ricorrenza trae le proprie origini da qualcosa di un po' più elevato rispetto a un signore con la barba bianca griffato Coca Cola, esiste ancora chi storce il naso».
«Non scherziamo» incalza il candidato sindaco. «Il mistero della Natività e il presepe non sono solo elementi religiosi, ma culturali: tramandarli significa dunque rinverdire le radici della società in cui viviamo, frutto di 2000 anni di tradizione cristiana. Ritengo pertanto assolutamente fuori luogo la decisione di quei dirigenti scolastici che, nel nome della laicità, operano scelte negazioniste volte ad annullare ogni forma di ricordo legato alle nostre origini».
«Una concezione assurda - spiega Roberti - che riduce il Natale a una delle tante feste consumistiche e che, rinnegando la Storia, non solo non favorisce il dialogo ma addirittura consegna ai ragazzi un mondo privo di valori». «Per questo, non solo faccio mio l'appello della Curia affinché ogni scuola abbia il proprio presepe, ma rilancio anche l'idea che ogni casa rechi un segno del Santo Natale. Quanto ai dirigenti scolastici in questione - conclude perentorio Roberti - andrebbero immediatamente rimossi».
