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Tav sul Carso, Rifondazione Comunista: «Da legge regionale nessuna tutela, opera da fermare»

Lo rileva in una nota Peter Behrens, Segretario provinciale del Partito della Rifondazione comunista - Sinistra Europea

«Il progetto TAV sul Carso, è già stato due volte cassato dal Ministero per l'ambiente con valutazione di impatto ambientale negativa, già dichiarato irrealizzabile dal ministro per le infrastrutture ed i trasporti che ha parlato di realizzabile solo opere leggere di scarso costo per velocizzare il tratto da Ronchi a Aurisina».

Lo rileva in una nota Peter Behrens, Segretario provinciale del Partito della Rifondazione comunista – Sinistra Europea.

«Ebbene - continua la nota - , il mostro rispunta. In un documento ministeriale di afferma che la velocizzazione consisterebbe in pratica nel realizzare quanto previsto dal progetto TAV-TAC del 2010, quello definito troppo impattante. Ebbene, sarebbe interessante sapere chi viene preso in giro? Non sarà che, di pezzetto in pezzetto si conta di realizzare comunque l'opera?» 

«Ebbene - conclude Behrens -  in aiuto interviene anche il progetto di legge in discussione in Consiglio regionale col titolo "Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della geodiversità, del patrimonio geologico e, speleologico e delle aree cariche", in cui, all'art. 17 si prevede chiaramente che le disposizioni di tutela NON valgono per la realizzazione di grandi infrastrutture di interesse nazionale. Come dire che le opere più devastanti e inquinanti sono superiori a tutto».

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