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Taxi per immigrati, Fedriga: «Interrogazione al Ministro, ulteriore beffa abbattuta sui cittadini più deboli»

Il caso del servizio taxi per immigrati voluto dall'Azienda Sanitaria n.1 - triestina approda in Parlamento. Il capogruppo alla Camera e segretario della Lega Nord Fvg Massimiliano Fedriga ha infatti presentato un'interrogazione al Ministero della Salute

Il caso del servizio taxi per immigrati voluto dall’Azienda Sanitaria n.1 – triestina approda in Parlamento. Il capogruppo alla Camera e segretario della Lega Nord Fvg Massimiliano Fedriga ha infatti presentato stamane un’interrogazione al Ministero della Salute per verificare la sostenibilità economica dell’iniziativa, specie alla luce dei tagli operati per farle spazio.

«Un’ulteriore beffa si è abbattuta sui cittadini più deboli – attacca il deputato -: l’Azienda Sanitaria ha infatti istituito un servizio taxi in piena regola per il trasporto di immigrati alle strutture sanitarie locali. Un’iniziativa rivolta peraltro esclusivamente ai semplici
spostamenti dai centri di accoglienza e che non comprende affatto le urgenze».Fedriga Massimiliano Camera

«Tutto ciò naturalmente a titolo gratuito laddove invece i nostri cittadini sono costretti a pagare, a meno che non siano maggiorenni, affetti da disabilità fisico-motoria al 100% e privi di accompagnatore».

«La decisione del commissario straordinario dell’Azienda finisce così col penalizzare ingiustamente le fasce più deboli, depotenziando in maniera pesante servizi essenziali per introdurre benefit trascurabilissimi a uso e consumo esclusivo dei clandestini».

«Per questo –conclude Fedriga- chiedo al ministro competente se sia a conoscenza della situazione e se non intenda inviare degli ispettori al fine di verificare la sostenibilità economica del provvedimento, specie alla luce del fatto che, per fare posto a esso, vengono tagliati i trasferimenti urgenti neonatali e trapiantistici anche fuori sede».

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