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Tortura, Cremaschi (Pd): «Caso Regeni, dal Fvg appello riconoscimento reato tortura»

Il consigliere regionale del Pd, Silvana Cremaschi: «Ritengo necessario che la nostra Regione si faccia promotrice di un "voto" al Parlamento e al Governo con presa di posizione chiara su reato di tortura».

«In occasione della morte drammatica di Giulio Regeni, a seguito delle torture in Egitto, ritengo necessario che la nostra Regione si faccia promotrice di un "voto" al Parlamento e al Governo affinché affianchino la richiesta all'Egitto di verità e giustizia per Giulio Regeni con una presa di posizione chiara anche all'interno del nostro sistema penale, accelerando i tempi per la approvazione in via definitiva del provvedimento volto a inserire nell'ordinamento giudiziario italiano il reato di tortura».

Lo ha detto il consigliere regionale del Pd, Silvana Cremaschi, nel suo intervento in Aula in occasione della  presentazione del voto alle Camere.

«Questo voto alle Camere - ha ricordato Cremaschi nel suo intervento in Aula - riprende il testo della "mozione degli
affetti" approvata dal Consiglio comunale di Udine in memoria della tortura subita da Rapotez, comandante partigiano,
ingiustamente carcerato e torturato per un reato che non aveva commesso».

«Con tale atto - conclude Cremaschi - abbiamo impegnato Parlamento e Governo a sbloccare la situazione di stallo in cui si trova il testo n. 2168 "Introduzione del delitto di tortura nell'ordinamento italiano" che è stato approvato con larghissima maggioranza dalla Camera dei deputati il 9 aprile 2015, con modifiche rispetto all'originale che hanno determinato un suo rinvio al Senato, dove però giace tutt'ora in stato di relazione».
 

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