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TramWay, Ferstoria: «Cifre fornite dal sindaco da dove escono? Costi per 100mila euro e non 300mila»

Minuzioso resoconto storico e economico fatto dall'associazione Ferstoria di Trieste: «Il totale dei costi è di circa 100.000 € e non i 300.000 €». Cosolini: «Conoscevo questi numeri che chiariscono molte cose»

L'associazione Ferstoria, associazione per la storia ferroviaria del Friuli Venezia Giulia, sulla pagina ufficiale di facebook in una lunga e articolata disamina sul Tramway Tpv.

Roberto Cosolini a commento del post di Ferstoria: «Questi numeri, che conoscevo avendo partecipato al lavoro di progettazione dell'avvio di Tramway, credo chiariscano in modo inequivocabile molte cose... Spero aiutino ad evitare che l'unica cosa chiusa nei 100 giorni sia proprio il TPV».

Ferstoria: «Il Tramway TPV è la naturale evoluzione di un percorso iniziato nel 2002 per effettuare un trasporto su rotaia all'interno del porto vecchio di Trieste, il quale fin da subito ha avuto un largo consenso trasversale, essendo principalmente ed unicamente una valida iniziativa per far visitare l'antico scalo. Per varie vicissitudini il servizio fu sospeso per ben 13 anni, con i locomotori dell'Autorità Portuale dormienti nella loro rimessa, isolata e non più collegata alla rete ferroviaria dopo i lavori effettuati per l'apertura della bretella di viale Miramare. Ma fu in occasione dell'imminente regata Barcolana 2015, che l'Autorità Portuale di Trieste assieme ad Adriafer e alla Ferrovia Udine Cividale che si decise di organizzare nuovamente un servizio ferroviario all'interno del Porto Vecchio, andando ad utilizzare una parte del percorso che si aveva intenzione di ripristinare e questa prima parte di circa 1 chilometro risultò essere pronta, utilizzando i binari esistenti, semplicemente ripulendoli».

«Per l'occasione la F.U.C. prestò per il periodo della Barcolana la loro Automotrice storica e il successo fu immediato e clamoroso, a tal punto che nessuno degli enti impegnati nel progetto, avrebbe mai potuto pensare di riuscire a trasportare in appena una settimana più di 20.000 persone. A seguito del successo riscontrato, gli enti impegnati convennero che il progetto andava ultimato, con l'obiettivo di raggiungere a febbraio 2016 il nascente Polo Museale, costituito dal Magazzino 26, dalla Centrale Idrodinamica e dalla Sottostazione Elettrica, sfruttando ancora una volta i binari esistenti, ma data l'impossibilità di avere nuovamente a disposizione per il lungo periodo la vecchia ADn 803 della F.U.C si pensò di riutilizzare i locomotori dell'APT già usati nell'edizione del 2002.
Prelevati tramite autogrù dalla loro rimessa, dov'erano rimasti per più di 10 anni per rimetterli in funzione, ci si accorse che uno dei due non poteva essere ripristinato, quindi dato che per poter percorrere il tracciato con delle carrozze si necessitava di avere una trazione simmetrica ovvero due locomotori uno in testa e l'altro in coda alle carrozze, si chiese a FERSTORIA il prestito delle carrozze ed al MUSEO FERROVIARIO di CAMPO MARZIO il locomotore in sostituzione di quello guasto».

«A causa delle solite trafile burocratiche pubbliche, il servizio partì con 4 mesi di ritardo e si riuscì a raggiungere il polo museale, ma l'obiettivo finale era quello di raggiungere in occasione della Barcolana 2016, continuando sempre su binari esistenti (quelli dalla centrale idrodinamica a barcola sono praticamente nuovi e mai utilizzati) le sedi delle società veliche e nautiche quali la SVBG, Saturnia, Marina Mercantile, Club del Gommone ecc. localizzate nella zona del terrapieno di barcola, arrivando con il Tramway fino all'incrocio di via Boveto, istituendo anche una fermata intermedia agli stebilimenti balneari del Ferroviario e del Cral APT. Il tempo di percorrenza del Tramway dal Molo IV a Barcola/Boveto venne stimato in circa 10 minuti, inoltre il suddetto avrebbe potuto eliminare buona parte del traffico su gomma da viale Miramare. Inoltre, il progetto prevedeva anche la realizzazione in un futuro, di un posteggio per pullman di turisti posto sul terrapieno di Barcola, in modo tale da farli posteggiare a Barcola e raggiungere le rive a bordo del Tramway Porto Vecchio, eliminando anche in questo caso i pullman dal centro di Trieste».

Da non dimenticare inoltre la fermata Adriaterminal prevista per il futuro terminal crocieristico. Veniamo alle cifre spese: Nella prima parte del percorso sono stati spesi 100.000 €, ripartiti tra i costi di esercizio ed i costi infrastrutturali che nel caso di una ferrovia/tranvia vanno in ammortamento in un periodo di 20 anni, nel dettaglio e arrotondando, si sono spesi 25.000 € per il personale conduttore ( diviso al 50% tra Trieste Trasporti e APT), 5.000 € per le guide turistiche che durante il percorso spiegavano la storia ed il funzionamento del porto, 2.500 € di combustibile, 5,000 € di assistenza/manutenzione e 5.000 per la regia fatta da Trieste Trasporti, per un totale di 42.500 €. Per quanto riguarda l'infrastruttura (binari), sono stati rimessi in funzione ulteriori 600 metri di linea raggiungendo un percorso totale di 1.600 metri il tutto ad un costo totale inclusa la manutenzione del tratto precedente di 60.000 €, sempre da calcolare l'ammortamento in 20 anni, quindi 3.000/anno.
Il totale è quindi di circa 100.000 € e non i 300.000 € dichiarati platealmente dall'Assessore Bucci, poi ridotti a 200.000 successivamente. Queste sono le cifre reali, poi si sà che nel mondo del commercio ognuno mette il ricarico che vuole e riassumendo il tutto, per raggiungere Barcola il preventivo risultava essere di 120.000 € e non di 300.000. Nemmeno sommando i due interventi si arriva alla cifra "monstre" di 300.000 €».

«Quello del Tramway vuole essere un progetto pilota per poter permettere alle autorità locali di valutare la costruzione di una linea Tranviaria che dal piazzale 11 settembre, raggiunga Campo Marzio, collegando così i poli museali e i Bagni con la riviera di Barcola, il tutto andando ad attingere dai fondi Europei "eeef " i quali mettono a disposizione fino a 25.000.000 di € per i comuni virtuosi che decidano di eliminare una linea di trasporto pubblico a trazione termica (gasolio/benzina) in favore di una tranvia/metrò. Da considerare che alle quotazioni di mercato attuali realizzare una linea tramviariada zero, costa dai 7 ai 9 milioni/chilometro, ma nel nostro caso avendo già la parte binari esistente in buona parte del percorso, i costi si abbasserebbero notevolmente e riuscendo ad avere i 25.000.000 di € dall'Europa si riuscirebbe a costruire tutta la tratta con costi a carico degli enti locali ridotti al minimo».

«Ritornando alle cifre fornite dal Sindaco, non si capisce da dove escano dato che gli addetti degli uffici comunali non hanno partecipato alla progettazione e come confermato da molti esponenti politici locali, il Comune non ha messo neanche 1 €. Da tenere in considerazione, che il socio industriale di Trieste Trasporti è il gruppo Arriva di proprietà delle Deutsche Bahn (ferrovie tedesche) al quanto ferrato riguardo al trasporto su rotaia, ritenesse il progetto del Tramway molto interessante, dovrebbe far riflettere. Da notare infine, ad ulteriore dimostrazione dello spirito collaborativo e propositivo ed il profondo senso civico che anima i volontari di Ferstoria e del Museo Ferroviario di Campo Marzio la disponibilità ad effettuare a titolo gratuito lo sfalcio ed il diserbo del percorso fino a Barcola, permettendo un ulteriore risparmio sulla spesa inizialmente calcolata».

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