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Trasporti, Colautti (Ap/Ncd): Serracchiani risponda su ricorso al Tar per Tpl

Il consigliere regionale: «Un'azione che sembra un'entrata a gamba tesa su un servizio essenziale da parte di chi vuole, nel nuovo furore neocentralistico, una gestione del Tpl a livello nazionale, al di là dell'efficienza dei servizi»

L'ennesimo ricorso al Tar del raggruppamento d'imprese Busitalia Sita Nord e Autoguidovie avente a oggetto il trasporto pubblico locale e nel particolare, questa volta, l'aggiudicazione definitiva della gestione per i prossimi 10 anni alla Tpl-Fvg, società che riunisce gli attuali quattro gestori provinciali, tutti con bilanci in attivo, diventa oggetto di un'interrogazione urgente del capogruppo di Area popolare/Ncd in Consiglio regionale, Alessandro Colautti, alla presidente della Regione, Debora Serracchiani.

Colautti vuole sapere, al di là degli aspetti giudiziari che faranno il loro corso, come la presidente «intende affrontare la questione in relazione agli aspetti politico-istituzionali che non potranno essere elusi al momento della riscrittura del nuovo Patto Stato-Regione al quale si procederà quest'anno». Il quesito muove da alcune constatazioni: Busitalia Sita Nord è una società partecipata al 100% dalle Ferrovie dello Stato; Busitalia e Autoguidovie hanno più volte sollevato eccezioni nel corso dell'espletamento della gara, ma sono sono stati sempre contraddetti e hanno visto la Regione vincitrice  (su 14 punti sollevati sono riusciti a spuntarla solo sulla riscrittura del criterio del bando riguardante l'obbligo dell'acquisto del parco mezzi) il raggruppamento d'impresa è difeso "dal legale storico dell'ex premier Matteo Renzi".

Un insieme di circostanze che fanno leggere l'attuale ricorso come «una nuova entrata a gamba tesa su un servizio essenziale della Regione da parte di chi vuole, nel nuovo furore neocentralistico, una gestione del Tpl a livello nazionale, al di là dell'efficacia e dell'efficienza della gestione dei servizi», afferma Colautti, ricordando che questo servizio è «espressione della competenza esclusiva della Regione e che rappresenta la terza voce del bilancio regionale, dopo sanità ed enti locali». Ora, conclude amaramente Colautti in attesa della risposta della presidente Serracchiani, «è certo solo un punto: che i cittadini della Regione dovranno aspettare chissà quanto per poter godere di ciò che c'è di buono nell'offerta che ha vinto la gara».

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