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Delithanassis (San Marco): «Trieste non è città turistica»

«Nessun evento organizzato per attrarre i corregionali nè per intrattenere i turisti che soggiornano in città»

«Trieste non è una città turistica», questa la forte dichiarazione del titolare del Caffè San Marco Alexandros Delithanassis.
«Ieri - spiega - camminando per la città non avevo la sensazione di trovarmi in una città turistica. Non c'era niente di organizzato per far arrivare un corregionale da Fagagna ad esempio o per intrattenere i turisti già presenti in città. Potenizialmente a Trieste c'è tutto ma in pratica non c'è niente, nulla di organizzato».

«Ho trascorso tre giorni a Tarvisio con la mia famiglia, - racconta - sono andato all'ufficio di Promozione Turistica e fioccavano attività di tutti i tipi. Tra tutte le cose vi segnalo la Card, finanziata dal programma di cooperazione internazionale Interreg Tarvisiano- Slovenia- Austria, dove le attività, sia per adulti che per bambini, si possono fare in tutti e tre i paesi e per tutti i gusti».
«Domenica a Trieste ho controllato sul sito di PromoTurismo Fvg quali iniziative ci fossero in città. Ho trovato due eventi alle 21, quando ormai i corregionali tornano a casa al pari dei turisti che hanno trascorso il weekend in città. Non voglio criticare nessuno ma stiamo creando attrazioni e iniziative per noi triestini non per i turisti».

«A Tarvisio - continua Delithanassis - organizzano la Festa dell'orso, a Capodistria la Festa del Calamaro, a Fagagna la passeggiata con i cani. Perchè non facciamo anche noi la Festa del Carso? Una Festa della Sardina che sia rivolta ai turisti, dove bancarelle e ristoranti stabiliscano un prezzo fisso organizzandosi insieme?. Domenica non c'era niente in nessun parco pubblico della città, nessuna iniziativa per gli amanti dei cani, per adolescenti, per anziani. Nessun attività di divertimento e di socialità». «Siamo rimasti fuori a livello regionale dalla ciclovia Alpeadria Salisburgo. Grado è percorsa da centinaia di ciclisti, la Parenzana pure. Non si potrebbero incontrare e unire a Trieste?».

«Cercando nel resto della regione era pieno di iniziative e di attività. C'è chi mi risponde che nei paesi è più facile da organizzare che in città. Ma noi abbiamo i rioni, che sono un pò dei piccoli paesi, potrebbero avere i loro specifici eventi».
«Il giorno di San Giusto -prosegue - non facciamo niente, non ricordo nessuna festa organizzata. In Spagna per il patrono fanno delle grandissime feste in tutte le città. Ora non pretendo una cosa del genere, ma creare una festa in quella giornata che attiri anche la gente a venire».

«Sembra quasi che ci sia soltanto la movida in città, che poi crea inevitabilmente altri problemi. Se durante il giorno ci fosse qualcos'altro da fare - osserva - forse la sera ormai soddisfatti delle cose fatte in gironata si tornerebbe a casa presto».
«Trieste - conclude l'imprenditore - deve diventare un destinazione, una meta dove il turista scelga di andare per le sue peculiarità, la sua unicità, non una città turistica come una Grado o una Lignano».

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