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Turismo, Prodani (M5S): «La latitanza di Franceschini»

Intervento del deputato del MoVimento 5 Stelle Aris Prodani «Non sono stati ancora emanati i decreti attuativi relativi al turismo nel cosiddetto "decreto Cultura", approvato nel luglio scorso»

Per Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo,l’Italia deve ripartire dal turismo e non deve perdere l’opportunità data da Expo per rilanciarsi a livello mondiale come sistema-Paese. “Ho sempre pensato che il mio ministero fosse quello economicamente più rilevante per lo sviluppo della nostra penisola - ha detto spesso il ministro -. Dobbiamo investire nella nostra bellezza. Ma dobbiamo convincere tutti”. «Belle parole! Peccato che nei fatti Franceschini sia latitante. Basti vedere che non sono stati ancora emanati i decreti attuativi relativi al turismo nel cosiddetto “decreto Cultura”, approvato nel luglio scorso».

A denunciare l’immobilismo del ministro è il deputato del MoVimento 5 Stelle Aris Prodani che ha depositato una interrogazione per chiedere al governo una rapida emanazione dei decreti attuativi e l’approvazione dello statuto dell’Enit, l’Agenzia nazionale del turismo. «Questi ritardi contribuiscono in modo pericoloso ad aggravare la situazione di incertezza in cui versa l’importante patrimonio culturale ed economico rappresentato dal settore».

«Digitalizzazione del settore, introduzione del credito d’imposta per riqualificare e migliorare le strutture ricettive turistico-alberghiere e per favorire l’imprenditorialità, diffusione della “progettazione universale” e incremento dell’efficienza energetica,classificazione delle strutture ricettive e delle imprese turistiche, adozione di un piano straordinario della mobilità turistica, tutela della guide turistiche italiane, gruppo di lavoro per individuare principi e criteri per la disciplina dei contratti di intermediazione finanziaria “tax  free shopping”Su tutte queste azioni di rilancio da noi proposte - spiega il segretario della Commissione Attività produttive della Camera - siamo completamente fermi. Tutto è ancora sulla carta».

«Siamo in una situazione di stallo molto grave. Al punto che recentemente l’Enit ha deciso addirittura di annullare la propria partecipazione ad alcuni importanti appuntamenti fieristici all’estero nel corso del 2015. Stanno inoltre fioccando le denunce dei rappresentanti delle associazioni del settore che contestano le lacune del governo in materia di promozione del turismo. L’impasse in cui versa l’Enit si presenta ancora più critica alla vigilia di un evento epocale come Expo 2015 a Milano. In questa occasione l’Agenzia nazionale del turismo dovrebbe, infatti, promuovere l'immagine unitaria “dell’offerta turistica nazionale e favorirne la commercializzazione” ma senza l’approvazione dello statuto - conclude Prodani - l’Enit non può che restare ai blocchi di partenza».

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