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Unioni Civili, Gianfranco Carbone: «Comune vuole umiliare le persone, evidente discriminazione»

Lo rileva in una nota l'ex vicepresidente del consiglio regionale socialista Gianfranco Carbone

«Sei omosessuale? Vuoi unirti civilmente con il tuo partner ? Lo puoi fare, velocemente, dal lunedì al venerdì dalle 9 di mattina a mezzogiorno nella saletta per la registrazione dei divorzi. La certificazione di una sconfitta ( un divorzio) ha lo stesso valore simbolico di quello che, al contrario, dovrebbe essere un momento di gioia con familiari e amici in cui si manifesta la volontà pubblica di costruire assieme un futuro».  

Lo rileva in una nota l'ex vicepresidente del consiglio regionale socialista Gianfranco Carbone

«L'esempio - continua Carbone - non è dei più felici ma sarebbe come praticare gli aborti nella morgue di un ospedale . Perché? L'unica spiegazione è che si vogliono umiliare le persone. Non posso oppormi ad una legge dello stato ma l'applico in modo che sia chiaro lo stigma morale e sociale. Ma chi sono»

«Io - ancora la nota - , amministratore pubblico, per introdurre un giudizio di valore non previsto? Nel nostro paese e nelle situazioni più difficili uno dei principi cardine e' il rispetto della dignità delle persone . Lo fa la polizia carceraria nel suo difficilissimo compito, lo fanno le forze di polizia nei confronti di tutti ( e quando succedono episodi oscuri si indaga) per citare solo le condizioni più estreme; rispettano l'uomo anche i giudici quando ti condannano». 

«Quello che - conclude -  è proprio intollerabile non è solo l'evidente discriminazione ma la voluta, cercata, burocraticamente costruita umiliazione. Per fortuna non è stato ancora richiesto alle coppie omosessuali che vogliono unirsi civilmente di entrare nelle stanze del Comune di Trieste con un nastrino rosa cucito sui vestiti ( magari con la scusa che così potranno registrarsi più velocemente)».

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