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Università, gli studenti contro la Serracchiani: «Tanti proclami ma poca sostanza»

Intervento della Lista di sinistra: Promesso aumento dei finanziamento all'istruzione e ricerca, si è trasformato in un taglio sul fondo di funzionamento dell'Ardiss (con il quale, ad esempio, viene garantito il funzionamento nelle case dello studente, gli sconti sui trasporti)

«Il giorno 6 febbraio 2015 si è tenuta l’inaugurazione del 91° anno accademico dell’Università degli Studi di Trieste. In quell’occasione, tra i vari rappresentanti delle istituzioni, c’era anche il Presidente della Regione FVG, Debora Serracchiani. Durante il suo intervento la Presidente ha fatto pubblicità all’impegno della sua Giunta nei confronti dell’Università e del Diritto allo studio universitario, rispondendo alle critiche mosse nell’intervento precedente dal Presidente del Consiglio degli Studenti. Critiche che la Lista di Sinistra, anche con l’azione puntuale dei suoi rappresentanti negli organi accademici universitari ed in Ardiss, sta portando avanti ancora già dai tempi della giunta precedente, quella di Tondo». Ad affermarlo in una nota è la "Lista di Sinistra" dell'Università di Trieste.

«Purtroppo la Giunta - continua la nota -  attuale non ha dimostrato cambi di tendenza rispetto alla precedente, nonostante fosse di centro destra: anzi, le molte ed interessanti promesse elettorali fatte da chi oggi governa questa regione non sono state realizzate, anche se con delle gran belle mosse politiche, in alcuni casi può dimostrare il contrario (sulla carta, purtroppo nella realtà non si è visto niente). La Presidente Serracchiani durante il suo intervento ha fatto presente che la rappresentanza in Ardiss è aumentata rispetto al passato. Ci amareggia particolarmente che la Presidente non conosca la differenza tra il ruolo vincolante che ha un Consiglio di Amministrazione ed il ruolo meramente consultivo dell’organo che è stato creato in Ardiss con l’unico obiettivo di poter sbandierare, ad esempio a fini elettorali, di aver preso in considerazione gli studenti. Ricordiamo alla Presidente, che, proprio in campagna elettorale, aveva promesso un Consiglio di Amministrazione con il 30% di studenti».

«Organo, però, - sottolinea la nota -  rimasto nelle sue vane parole e di cui siamo ancora in attesa. Sempre in campagna elettorale è stato promesso un’aumento dei finanziamento all’istruzione ed alla ricerca. Questo aumento si è trasformato in un taglio sul fondo di funzionamento dell’Ardiss (con il quale, ad esempio, viene garantito il funzionamento nelle case dello studente, gli sconti sui trasporti, ecc). Mentre, anche da quel documento fondamentale che è il bilancio della Regione, sui finanziamenti all’università non si sono notati questi aumenti. Sempre in risposta alle critiche mosse dagli studenti per quanto riguarda la gestione del Diritto allo studio universitario in regione, la Presidente Serracchiani ha fatto presente che l’attuale Giunta ha approvato la nuova legge sul diritto allo studio. Ci rammarichiamo molto che la Presidente non abbia dedicato del tempo ad informarsi su tale legge, perché, con l’aggiunta di alcune modifiche che nella sostanza non incidono, si tratta di un copia incolla dell’indecente legge omnibus fatta da Tondo che metteva insieme temi come la sanità, la cultura, il diritto allo studio, la gestione di Villa Manin e così via».

«Viste le belle parole spese dal Presidente della Regione a difesa dell'Università e del diritto allo studio universitario e considerando inoltre la sua veste di Vicesegretario del Pd, ci aspettiamo che critichi fortemente le azioni che il Governo sta compiendo contro gli studenti, come la modifica dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) nel quale, da quest’anno, verrà conteggiata anche la borsa di studio che, infatti, diventerà a tutti gli effetti un reddito piuttosto che un aiuto per sostenere i costi dell’università. In questo modo, infatti, c’è il rischio concreto che alcuni studenti beneficiari di borsa di studio la ricevano ad anni alterni».

«Di conseguenza, facendo diminuire artificialmente la platea dei beneficiari di borse, sarà sempre più facile raggiungere il tanto annunciato obiettivo della copertura al 100% delle stesse, di cui la politica fa sempre gran vanto, tagliando fuori così parte degli studenti meritevoli e privi di mezzi tutelati dalla Costituzione. Sempre che l’approccio di questa Giunta al diritto allo studio universitario e all’università stessa, non voglia essere l’ennesimo vuoto proclama con cui farsi belli presso l’elettorato soffrendo di quella malattia dell’annuncio diversa dalla politica dei fatti e del rinnovamento tanto diffusamente sfoggiati quando c’era da prendere voti. Per poi essere rapidamente dimenticati quando si è trattato di riempire le parole di contenuti».

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