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Denuncia M5s, Ussai: «Linee guida RSA ha provocato riduzione dell'offerta a Trieste»

L'Azienda sanitaria: «Nuova DGR non modifica in alcun modo l’offerta assistenziale delle RSA cittadine, ma ha per oggetto la riqualificazione di una parte dei posti letto delle attuali RSA in posti letto di “riabilitazione estensiva”»

«In questi anni ci siamo sentiti ripetere spesso dall'assessore Telesca e dal direttore generale che la riforma sanitaria rafforza la sanità territoriale, riconoscendo in particolare alla riabilitazione un ruolo centrale nel percorso di cura delle persone. Purtroppo però, come tristemente constatiamo ogni giorno, dalle dichiarazioni di principio ai fatti il divario è enorme! A distanza di un anno dall’emanazione delle linee guida regionali per la gestione delle RSA la loro applicazione, infatti, ha provocato paradossalmente in provincia di Trieste una riduzione dell’offerta riabilitativa. Da oltre 10 mesi la maggior parte dei pazienti ricoverati non ricevono trattamenti riabilitativi adeguati a causa della mancanza dell’accreditamento». La denuncia è del portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Andrea Ussai che su questo caso ha appena depositato una interrogazione alla giunta Serracchiani.

«Questa situazione comporta che, dal 1 gennaio 2016 a tutt’oggi, centinaia di pazienti che sono stati trasferiti dall'ospedale alle RSA nelle more del protocollo di continuità riabilitativa non hanno visto neanche lontanamente l'intensità riabilitativa necessaria. Inoltre - aggiunge Ussai - alcuni fisioterapisti dalle strutture convenzionate sono stati licenziati. Per quanto il personale riabilitativo ha tentato di tamponare la situazione concentrando i minuti a disposizione sui pazienti più bisognosi, affermare che tutti i pazienti abbiano fatto riabilitazione è davvero insostenibile. Quanto sta accadendo nelle RSA, che – ricordiamo - sono strutture “a elevato contenuto sanitario e a prevalente indirizzo riabilitativo” è davvero sconfortante e intollerabile!».

In riferimento alla nota del consigliere Ussai, l'Azienda sanitaria ha tenuto a precisare che «quanto introdotto dalla DGR  251/2015, citata dal consigliere, non modifica in alcun modo l’offerta assistenziale delle RSA cittadine, ma ha per oggetto la riqualificazione di una parte dei posti letto delle attuali RSA in posti letto di “riabilitazione estensiva”, equiparandoli ai posti letto di riabilitazione estensiva ospedalieri (ossia introducendo nuovi standard di personale sia medico specialistico che professionale e per i quali sia possibile identificare un bisogno riabilitativo con connotazioni di complessità tale da richiedere il coinvolgimento della intera equipe riabilitativa: medico specialista, fisioterapista, logopedista, ecc.)».

«Si specifica che la finalità del ricovero nelle RSA cittadine, in coerenza con quanto disposto dalle norme regionali, si conferma a prevalente indirizzo riabilitativo. Di conseguenza L’Asuits ha confermato, in sede di convenzione con le strutture private accreditate, 15 minuti di intervento del fisioterapista a posto letto - spiega l'Azienda -. Poiché non tutti gli ospiti delle RSA abbisognano di un intervento fisioterapico individuale, e dato che il bisogno viene valutato in équipe e declinato nel Piano assistenziale individualizzato (PAI), i “15 minuti” non vanno intesi come tempo/fisioterapista genericamente messo a disposizione di ciascun ospite, ma come tempo/fisioterapista che va rivolto ad interventi individuali personalizzati, e in questa logica è possibile finalizzare l’impegno orario del fisioterapista presente nella struttura verso trattamenti individuali,  riservandone quota parte per orientare l’intervento delle altre figure professionali coinvolte nelle  pratiche assistenziali abilitanti. Tale metodologia implica anche una importante occasione di valorizzazione delle competenze professionali del fisioterapista, che può definire gli obiettivi e le modalità più idonee di intervento».

«In merito alla questione dei ritardi nell’attivazione del “modulo riabilitativo” lamentati dal consigliere, possiamo rassicurare che le visite da parte delle competenti commissioni valutative regionali che si occupano degli accreditamenti, sono in corso in questi giorni presso le strutture private triestine, quindi entro una settimana potremo considerare concluso l’iter amministrativo - continua la nota Asuits -. Nelle more del completamento dell’iter di accreditamento, la RSA S. Giusto, che appartiene al Distretto 2 e che vanta una dotazione organica di fisioterapisti tale da poter garantire risposte riabilitative adeguate anche nei casi più complessi, ha sempre continuato a garantire l’accoglimento per gli utenti provenienti da tutti i Distretti cittadini».

«Si rende noto, inoltre, che dalla data di partenza del nuovo sistema di accreditamento è attivo a livello aziendale un tavolo di lavoro interdistrettuale per definire e monitorare l'offerta riabilitativa nelle RSA. Dai primi mesi dell'anno 2016 i servizi di riabilitazione distrettuale hanno avviato un intenso lavoro di monitoraggio in tutte le RSA - conclude l'Azienda -, proprio al fine di garantire la miglior realizzazione del passaggio al nuovo sistema di accreditamento».

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