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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Vertice Balcani, Alfano: «Per storia e geografia Trieste sede perfetta»

Serracchiani: «Orgogliosi che si svolgano in Friuli Venezia Giulia, e in particolare a Trieste, il luogo giusto dove lavorare bene, perché è senza dubbio la città italiana più europea di tutte»

Il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Angelino Alfano, al suo arrivo a Trieste, sede del vertice dei Balcani Occidentali che si terrà domani, ha ringraziato i triestini per come stanno accogliendo i preparativi all'incontro delle numerose delegazioni. «Per la sua storia, per la sua geografia e per il suo destino Trieste è la sede migliore» ha detto durante la conferenza stampa in Prefettura.

Il ministro ha poi aperto l'incontro di benvenuto alle delegazioni all'hotel Savoia citando un passaggio della lettera nella quale James Joyce scrisse alla futura moglie «la mia anima è a Trieste». Alfano ha auspicato che la città giuliana possa diventare «anima dell'Europa» e «ponte tra i Balcani e la membership europea».  

«Oggi - ha poi sottolineato - è una giornata particolare, perché nel giorno dell'avvio del vertice Trieste è stata proclamata Città della scienza 2020. Un grande successo - ha detto - che sta a confermarla come "città dei saperi"». Salutando i membri delle delegazioni estere, la presidente della Regione, Debora Serracchiani, ha valuto sottolineare come la nomina di Trieste sia il frutto del lavoro dei mesi scorsi e ha ringraziato i centri di ricerca, «protagonisti di questa candidatura». «Ma voglio ringraziare anche le delegazioni che oggi sono qui a questo incontro, perché sono di Paesi che hanno appoggiato formalmente la candidatura di Trieste, la quale oggi rappresenta non solo la città e il nostro Paese ma anche l'area balcanica».

Infine, la presidente ha rivolto un particolare benvenuto ai Commissari europei. «Siamo consapevoli di quanto siano importanti i lavori che si aprono domani e siamo orgogliosi che si svolgano in Friuli Venezia Giulia, e in particolare a Trieste, il luogo giusto dove lavorare bene, perché è senza dubbio la città italiana più europea di tutte».

Il benvenuto alle delegazioni internazionali è stato esteso dal sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, che ha ricordato come proprio in questi giorni ricorra l'anniversario del Concerto della pace diretto da Riccardo Muti nel 2010 in piazza Unità d'Italia, alla presenza degli allora presidenti di Italia, Croazia e Slovenia, Giorgio Napolitano, Ivo Josipovic e Danilo Turk.

All'evento hanno partecipato, tra gli altri, il vicepresidente del Parlamento della Croazia, Furio Radin, il sottosegretario agli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Vincenzo Amendola, il vicepresidente del Consiglio regionale, Paride Cargnelutti, l'arcivescovo di Trieste, mons. Giampaolo Crepaldi, i rappresentanti delle confessioni religiose di Trieste, il direttore dell'Ictp, Fernando Quevedo, il rettore dell'Università di Trieste, Maurizio Fermeglia, il presidente di Area Science Park, Sergio Paoletti, nonché Roberto Antonione e Isidoro Gottardo, rispettivamente già sottosegretario agli Esteri e deputato.

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